Scarti tessili: "Sanzioni più severe per chi non rispetta le regole"

Cna e Confartigianato: "Bene la deassimilazione dei rifiuti"

Tessile

Tessile

Prato, 23 ottobre 2016 - Artigiani tessili a confronto. Una platea gremita come non accadeva da tempo a Prato per la riunione di Cna e Confartigianato che si è svolta nel salone della Camera di commercio sul tema dell’assimilazione dei rifiuti. «Un segnale forte di come gli artigiani tessili pratesi siano ancora vivi e soprattutto credano ancore fortemente nel futuro della loro attività», sottolineano all’unisono Moreno Vignolini e Francesco Viti, rispettivamente presidenti dei Tessili di Confartigianato e Cna. Il messaggio è chiaro e forte. «I rappresentanti di oltre 70 aziende a questa importante riunione testimoniano che i terzisti pratesi sono tornati non solo a partecipare e ad affrontare i cambiamenti che li riguardano - proseguono - ma a fare anche proposte condivise per suggerire soluzioni».

Argomento della serata i rifiuti e l’orientamento emerso è stato quello favorevole alla deassimilazione, un percorso ritenuto inevitabile verso un modo più moderno ed efficace di gestire i rifiuti prodotti dalle aziende. «Quello che invece ci preoccupa – dicono Viti e Vignolini – è la forte evasione che si riscontra su questo fronte e, con l’esigenza dell’amministrazione di realizzare il servizio a costo zero, il rischio che alla fine si vada dai soliti noti a battere cassa per far quadrare i conti». Durante la serata è stato ribadito come la strada della deassimilazione - la divisione dei rifiuti tessili dagli urbani - sia la strada giusta da intraprendere e la più virtuosa. Una strada che gli artigiani tessili di Cna e Confartigianato sono disposti a percorrere, ma a fronte di maggiori controlli degli evasori: in particolare la richiesta è quella di sequestrare i macchinari a chi non rispetta le regole.

«Quello della deassimilazione è un sistema virtuoso che noi artigiani vogliamo percorrere anche a costo di qualche incombenza in più – dice Vignolini – ma le istituzioni, dalla Regione al Comune, devono avere il coraggio di affrontare e risolvere questo problema in modo serio e definitivo. I controlli non bastano: il sequestro dei macchinari appare invece un deterrente molto più efficace». «Con una gestione oculata dei rifiuti esiste la possibilità di ridurre col tempo le tariffe – dice Viti – ma non vorremmo che questa forte evasione vanificasse i nostri sforzi facendoci poi ripagare anche quanto spetterebbe ad altri». Per quanto riguarda i controlli Asl, Viti invita inoltre «tutti gli artigiani tessili a rivolgersi alla propria associazione per avere un sostegno e una consulenza per una verifica delle tante adempienze burocratiche cui sono tenute le aziende».