Il giallo della Santa Barbara sparita. "Teca intatta, nessuno l’ha rubata"

La statua era a guardia della 325 da dieci anni. Don Rabatti: ‘Mistero’

Don Mauro Rabatti, parroco di Santa Lucia, ha benedetto dieci anni fa la statua che fu donata dagli operai che hanno lavorato sulla strada

Don Mauro Rabatti, parroco di Santa Lucia, ha benedetto dieci anni fa la statua che fu donata dagli operai che hanno lavorato sulla strada

Prato, 12 febbraio 2018 - Una piccola teca di vetro con al suo interno soltanto due lumini rossi spenti. Dove prima era collocata la statua di Santa Barbara non rimane pressoché nulla e la storia della sua scomparsa resta avvolta nel mistero. È ormai qualche mese che ai piedi della galleria sulla Sr325 in località Madonna della Tosse, la statua di Santa Barbara non c’è più. A dare l’allarme alcuni fedeli preoccupati per la vicenda. Ad accorgersene di recente anche don Mauro Rabatti, parroco di Santa Lucia.

«Sono passato di lì pochi giorni fa e mi sono accorto che non c’era più la statua – spiega –. Pensavo fosse uno spregio. In realtà il vetro non era rotto e la nicchia era intatta. Forse dava noia a qualcuno». Per il parroco tuttavia non ci sarebbe dietro nulla di strano. «Non penso ci sia sotto niente di particolare – continua – Di certo è un dispiacere. Si trattava di un’iniziativa lodevole di una ditta che volle lasciare un segno religioso per i lavori fatti». Il mistero della statua di Santa Barbara dunque brancola nel buio. Né la provincia, né Anas hanno saputo spiegare cosa sia successo e dove sia finita, malgrado proprio loro negli ultimi anni, siano stati i protagonisti principali degli interventi in quel tratto di strada.

Lavori che avevano visto impegnata la ditta Gecomar (azienda che adesso non esiste più) i cui operai appunto, avevano voluto sistemare la statua di Santa Barbara come protezione e buon auspicio, all’ingresso a valle del tunnel prima dell’inizio dei lavori. Era, infatti, il 4 dicembre 2007, ben 11 anni fa, quando la statua di Santa Barbara, patrona di tutti coloro che hanno a che fare con gli esplosivi, ma anche dei vigili del fuoco, fu celebrata in modo suggestivo nell’allora impegnativo cantiere della Sr325. Il tunnel diventò una cappella particolarissima dove a celebrare la messa, ricordando tutti coloro che lavorano nei cantieri stradali, furono don Mauro Rabatti, parroco di Santa Lucia, e don Andrea Cerretelli, parroco di Coiano. Fra i tanti presenti l’allora presidente della Provincia, Massimo Logli, gli assessori ai lavori pubblici di Provincia e Comune, Maria Luisa Favi ed Enrico Giardi, e il presidente della circoscrizione nord, Alberto Manzan. C’era pure la ditta che si occupò dei lavori e che ormai non esiste più. Con loro era presente il capo compartimento dell’Anas Stefano Liani e Antonio Marano titolare della Gecomar. Da allora, fino a qualche mese fa per lo meno, la statua di Santa Barbara ha sempre vigilato sulla galleria fino a quando è scomparsa misteriosamente. L’auspicio quindi è che si possa provvedere quanto prima a una sua nuova sistemazione. «Spero possa essere collocata una nuova statua – conclude don Mauro Rabatti -. Questo è l’appello che faccio. Da parte mia, sono disposto ovviamente a riproporre la cerimonia di benedizione come fu fatto molti anni fa».