Razzia di notte nell’orto dei bimbi. Ladri portano via le maxi-zucche

E' successo alle scuole elementari Salvo D’Acquisto in via Braga a Tavola

Roberto Carboncini nell’orto scolastico di via Braga

Roberto Carboncini nell’orto scolastico di via Braga.

Prato, 24 agosto 2016 - Ladri di zucche. Di quelle gialle e grosse dodici chili, buone per il risotto. Quelle che i ragazzi delle scuole elementari Salvo D’Acquisto in via Braga a Tavola avrebbero mangiato a settembre come ogni anno alla ripresa dell’attività scolastica. Quest’anno niente risotto con la zucca perché nella notte del 23 agosto qualcuno ha scavalcato la recinzione e si è messo a sbarbare le zucche pressochè mature per essere consumate.

«Peggio che una rapina in banca», sbotta tra rabbia e quasi pianto Roberto Carboncini davvero ‘incavolato’. Lui è il ‘nonno’ dell’orto scolastico di via Braga e insieme ai bambini da oltre quattro anni custodisce pomodori, insalata, fagiolini, alberi da frutta e appunto zucche. «Ce n’erano 17, ne hanno portate via 12 e l’hanno fatto di proposito, studiando sicuramente il furto, perché per sbarbarle ci vuole tempo e un mezzo di trasporto con una capiente bauliera. Alcune non si cingevano con le braccia ed erano pesanti» . Hanno asportato anche dei fichi. Ma di quelli Carboncini non si cura più di tanto: i fichi maturano alla svelta e cadono. Ma le zucche i bambini l’avevano viste crescere ed erano riservate a loro.

«Le avrei fatte raccogliere a loro, appena a inizio scuola, poi le avremmo mandate come al solito al centro di cottura del Comune per il solito risotto; non hanno rubato solo le zucche, ma hanno stroncato l’atto più bello, quello finale». E’ questo che più brucia al ‘nonno Roberto’ che già in occasione dell’Expo 2015 inventò coi bambini la ‘Giostra delle stagioni’. Per dire che « gli orti insegnano non solo a far crescere le piante, ma anche la mente, insegnano la pazienza, la responsabilità di prendersi cura di qualcosa». Ora insegnano che ci sono anche i ladri.