Fa 70 km per restituire il portafogli smarrito al calciatore. "Bravo, ti daremo un lavoro"

Prato, buona azione di un immigrato ivoriano nei confronti di un giovane lucchese. "Per me è normale", ma ha il permesso di soggiorno in scadenza

Jean-Marc M’Boua

Jean-Marc M’Boua

Prato, 22 marzo 2018 - È partito all’alba dalla stazione di Prato e ha percorso sessanta chilometri in treno e otto a piedi per raggiungere il campo sportivo di Marlia, in provincia di Lucca, e restituire al legittimo proprietario un portafogli che conteneva 145 euro. Nelle sue tasche aveva così pochi spiccioli che per fare quel viaggio Jean-Marc M’Boua, 20 anni, ivoriano, in Italia dal 2016, è stato costretto a prendere in prestito qualche banconota fra quelle ritrovate la sera precedente. Ma quello che gli tornerà indietro è adesso molto di più: non solo la gratitudine di chi aveva smarrito denaro, documenti e carte di credito, ma anche un posto di lavoro in un’industria del Nord Italia. Molti, probabilmente, quella somma se la sarebbero tenuta, ma Jean-Marc no. Perché in Italia ha trovato la piena integrazione grazie al mondo del calcio (milita nella Vaianese Impavida Vernio nel campionato di Promozione Toscana) e perché quel portafogli apparteneva all’avversario, Andrea Della Maggiora, 19 anni, studente universitario, che aveva affrontato poche ore prima sul campo da calcio.

Si erano guardati negli occhi, si erano sfidati e a fine gara si erano abbracciati. Poi Andrea aveva perso quei soldi venendo via dall’impianto sportivo e Jean-Marc li aveva ritrovati. «Quando ho visto dai documenti che il portafogli apparteneva a un giocatore della Folgor Marlia – racconta Jean-Marc – ho pensato di restituirglielo di persona. Volevo essere certo che nessuno si approfittasse di questa situazione. Sono prima andato a casa sua, ma non c’era nessuno. Allora ho pensato di andare direttamente al campo da calcio: lì sapevo che qualcuno mi avrebbe aiutato a rintracciarlo».

La consegna del portafogli c’è stata qualche ora dopo. E all’impianto della Folgor Marlia è andata in scena una vera e propria festa. «Si sono tutti quanti complimentati per il mio gesto – prosegue Jean-Marc –. Andrea mi ha abbracciato e ha voluto darmi a tutti i costi 50 euro per ringraziarmi di tanta gentilezza. Per me non è stato niente di speciale, è stato un gesto istintivo che rifarei altre mille volte. Forse però senza sollevare tutta questa curiosità. In fondo chiunque dovrebbe comportarsi così».

Al di là del gesto, la vicenda ha avuto un epilogo ancora più a sorpresa. Perché Della Maggiora, una volta tornato a casa, ha raccontato in famiglia quanto successo. E il padre Davide, dirigente d’azienda di un gruppo che opera in provincia di Cremona nel settore della produzione di contenitori per la conservazione di alimenti, stupito da tanta generosità ha deciso di premiare Jean-Marc, aiutandolo a trovare un posto di lavoro. «Quel ragazzo ha compiuto un gesto bellissimo – dice Davide Della Maggiora –. Sono rimasto colpito dal racconto di mio figlio. Appena possibile lo incontrerò e vorrei assumerlo nell’azienda per cui lavoro. Una persona così merita assolutamente di essere aiutata» (clicca qui per andare all'articolo).

D’accordo anche il figlio Andrea: «Vogliamo aiutare Jean-Marc in ogni modo possibile – conclude –. Non so davvero quante persone si sarebbero comportate in questo modo. Mi ha stupito la sua bontà. La mia famiglia gli sarà sempre vicino».

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