Codice bianco, 44 minuti di attesa. ‘Ma è emergenza per i posti letto’

La relazione Asl: tagliati i tempi, sempre più pazienti in osservazione

Il triage del pronto soccorso

Il triage del pronto soccorso

Prato, 27 agosto 2016 - Un pronto soccorso che va al massimo, con tempi di attesa bassissimi nonstante il numero di accessi fra i più elevati della Toscana. Lo dicono i numeri della Relazione sanitaria 2015: ma questo è solo il risvolto positivo della medaglia. L’altro mostra (paragonando i tempi di attesa, la percentuale di ricoveri, la forte richiesta di osservazioni breve) che il Santo Stefano ha pochi posti letto rispetto alle esigenze.

Entriamo nel dettaglio. Gli accessi nel 2015 sono stati 97.448, pari all’87% di cittadini pratesi che nell’area vasta si spostano per il 4,8% a Careggi, per il 3 al Meyer e per l’1,7 al San Jacopo di Pistoia. Il reparto di emergenza del Santo Stefano attira il 3,53% dei pistoiesi che per il 55,7% usufruiscono del loro nuovo presidio e per il 31,76% si dirigono all’altro pronto soccorso a Pescia.

«E’ un dato che dimostra come il nostro pronto soccorso funzioni bene - commenta Lorenzo Pacini, segretario sanità Funzione pubblica Cgil - viste le risorse e il personale a disposizione. A detta dell’azienda, completata la fusione dell’Asl Toscana centro, adesso si concentrerà l’attenzione sui pronto soccorso per uniformarli anche dal punto di vista di risorse e personale».

C’è un altro indicatore significativo da prendere in considerazione: quello dei riaccessi, ovvero dei pazienti che devono tornare al pronto soccorso per problemi insorti una volta dimessi. A Prato i riaccessi nelle 72 ore sono pari al 4,6% contro il 5,3 dell’Usl Centro ed il 5 della Toscana: è il miglior dato dell’Asl centro. I tempi d’attesa, in passato un vero problema per le estenuanti giornate e nottate trascorse aspettando una visita, rivelano un altro primato della struttura diretta da Simone Magazzini. Per un codice bianco si attendono 44 minuti, per uno azzurro 52 minuti, per uno verde 33 minuti e infine per uno giallo 23 minuti. Il codice bianco, per esempio, nelle altre strutture dell’Asl centro viene visitato dopo 54 minuti, mentre l’azzurro dopo 72 minuti.

«Questo significa che i pronto soccorso sono diventati luoghi in cui i cittadini vanno per ricevere ogni tipo di prestazioni in tempi rapidi e con ticket accettabile - chiosa Pacini - E lo dimostra l’aggressione a quello di Prato: si riducono i tempi di attesa, ma aumenta il carico di lavoro per il personale, che è sempre lo stesso con il rischio che possa sbagliare e senza strategia di rinnovo».

Nel 2015 il tasso di ricovero da Obi - Osservazione breve intensiva, adiacente al pronto soccorso ed al primo piano - qui è stato superiore rispetto al dato dell’Usl Toscana centro e della Toscana in generale, pari al 25,4% contro il 21,2% dell’Asl Centro ed il 23,7% della Toscana. Di pari passo è cresciuto il numero di pazienti posti in osservazione. Il che - come si legge nella Relazione sanitaria - «evidenzia un accresciuto bisogno di posti letto in ricovero ordinario». Al Santo Stefano i pazienti che finiscono in Obi prima di essere ricoverati sono il 13,9% contro il 12,7 dell’Asl centro e il 10,9 della Toscana.

«Lo sfruttamento al massimo dell’osservazione breve intensiva in attesa di un ricovero ordinario dimostra che il Santo Stefano è piccolo con un numero insufficiente di letti», dice Pacini. Infine, i ricoveri nel 2015 sono stati superiori rispetto sia ai residenti dell’Asl centro che dei residenti toscani: 22.492 quelli ordinari e 5.896 i day hospital.