Grande festa per il nuovo parroco di Montemurlo

Si chiama don Maurizio Andreini, ha 47 anni e proviene da Pistoia

Il benvenuto a don Maurizio Andreini

Il benvenuto a don Maurizio Andreini

Prato, 17 ottobre 2016 - "Nella fraternità e nell’amicizia possiamo fare grandi cose: sono pronto insieme agli altri due sacerdoti, don Gildas e don Jarek, a camminare con il popolo di Montemurlo». Don Maurizio Andreini, 47 anni fino ad oggi viceparroco alle Casermette a Pistoia e da ieri, domenica 16 ottobre 2016, nuovo proposto della parrocchia del Sacro Cuore di Montemurlo, è stato accolto da una chiesa affollata di fedeli e di rappresentanti delle istituzioni in un pomeriggio dal tepore primaverile. A dare il benvenuto sul sagrato della chiesa c’era il sindaco Mauro Lorenzini, che ha rinnovato «l’impegno dell’amministrazione comunale a collaborare , come ha sempre fatto, con l’unità pastorale, la chiesa e il mondo del volontariato». Il primo cittadino ha anche sottolineato l’importanza che la pieve con la sua Croce ed il borgo della Rocca rivestono per la comunità montemurlese perché «rappresentano l’identità di un popolo».

Don Maurizio ha assicurato la sua massima disponibilità a mantenere e rafforzare la collaborazione fra parrocchia e Comune, valorizzando l’identità storica e religiosa. Dopo i discorsi civili, è seguita la celebrazione della messa presieduta dal vescovo di Pistoia, monsignor Fausto Tardelli. È stato il vescovo nell’omelia al Vangelo, a sottolineare la funzione del parroco che «deve essere educatore, mai staccato dalla preghiera». Alle funzione religiosa erano presenti molti fedeli delle comunità parrocchiali da dove provengono i tre nuovi sacerdoti. A don Jarek è affidata la parrocchia di Fornacelle, a don Gildas quella di Bagnolo. Don Maurizio con semplicità ed emozione ha fatto il saluto alla comunità montemurlese al termine della messa: «Ringrazio il vescovo che mi ha incoraggiato nell’incarico che mi ha affidato. Contiamo sull’aiuto anche dei laici», ha detto ricordando anche i parroci precedenti risalendo fino a monsignor Paolino Contardi, monsignor Furio Fabbri, don Mauro Baldi, al quale è legato perché parroco della sua parrocchia di origine. Don Maurizio sarà correttore della Misericordia.