Nube dalla ditta di tinture, scatta l'allarme. Ma è solo sostanza urticante

Via Galcianese: esplosioni alla Daykem. Residenti barricati in casa

Prato, l'intervento dei vigili del fuoco per la nube in via Galcianese

Prato, l'intervento dei vigili del fuoco per la nube in via Galcianese

Prato, 17 luglio 2017 - I RESIDENTI hanno cominciato a sentire l’aria pungente, irrespirabile, la gola che grattava e gli occhi irritati. Poi si è alzata una nube enorme, fitta e bianca che ha ricoperto il cielo sopra via Galcianese. Gli abitanti della zona si sono subito allarmati e hanno chiamato in massa i vigili del fuoco pensando che si trattasse di un incendio scoppiato all’interno della Daykem, ditta di sostanze chimiche e tinture per le aziende tessili. Immediato è stato l’intervento dei vigili del fuoco che hanno circondato l’area della ditta. Ai residenti è stato detto di chiudersi in casa, di non aprire le finestre o accendere i condizionatori per nessun motivo, in quanto non era chiaro che sostanze fosse viste le sostanze chimiche contenute nella ditta. Sul posto è stato fatto arrivare il titolare, Gabriele Paoletti, che in passato ha ottenuto diversi riconoscimenti per le innovative sostanze prodotte, anche ecosostenibili. Via Galcianese e via Roncioni sono state chiuse al traffico dalla polizia e dalla municipale, col divieto assoluto di far avvicinare qualcuno.

A scatenare la nube, che in un primo momento si temeva fosse tossica, non è stato un incendio ma una strana reazione chimica di alcuni fusti contenenti polvere, usata per ridurre le tonalità dei colori, che hanno cominciato a esplodere uno a uno. La polvere esplode a contatto con l’acqua e i vigili del fuoco hanno dovuto usare una specie di sabbia per bloccare le esplosioni in serie. «Non sappiamo che cosa sia successo – ha spiegato la moglie del titolare – anche perché la sostanza ha questa reazione solo a contatto con l’acqua. I fusti erano nel piazzale in un posto sicuro. Controlleremo le telecamere per vedere se è entrato qualcuno». In via Galcianese sono arrivati i tecnici dell’Arpat e il sindaco Matteo Biffoni. Secondo quanto riferito, la coltre spessa e bianca non sarebbe stata tossica, ma solo fumo altamente urticante e non pericoloso, classificato come biossido di tiourea. Resta da chiarire da dove sia arrivata l’acqua che ha scatenato la particolare reazione. Alcune famiglie sono state evacuate per precauzione, mentre diversi residenti hanno accusato lievi malori. Dopo un paio di ore la nube ha cominciato a diradarsi e l’aria si è fatta man mano sempre meno pungente e urticante dissolvendo anche la paura.

Monica Bianconi

Laura Natoli