Malori dopo aver fumato spinelli. "A ricreazione entra chiunque"

Allarme al Gramsci-Keynes. E i genitori si trasformano in detective

Alcuni studenti del Gramsci-Keynes  hanno raccontato ai genitori dei tre compagni che si sono sentiti male

Alcuni studenti del Gramsci-Keynes hanno raccontato ai genitori dei tre compagni che si sono sentiti male

Prato, 30 novembre 2016 - Spinelli e droga nelle scuole. Un fenomeno preoccupante visto che avviene in un ambiente che dovrebbe essere «protetto» e soprattutto se gli episodi sono talmente frequenti da convincere un gruppo di genitori a fingersi detective e a scrivere una lunga lettera per chiedere alla dirigenza maggiori controlli. Succede al Gramsci-Keynes, la scuola superiore di via Reggiana che ospita centinaia di alunni e più percorsi di studi tra i quali il liceo scientifico, l’indirizzo economico-turistico e geometra. I genitori parlano di «disagi» e «responsabilità» facendo riferimento a un episodio ben preciso che sarebbe avvenuto il 18 novembre quando all’ora di ricreazione tre ragazzi avrebbero accusato un malore dopo aver fumato uno spinello.

«Dai racconti dei nostri figli - scrivono le famiglie in una lettera firmata - è evidente come la scuola sia accessibile agli estranei soprattutto durante la ricreazione quando i ragazzi frequentano il bar e gli spazi esterni dando così modo a brutte frequentazioni di avere contatti con i nostri ragazzi». I genitori però non si sono fermati ai racconti dei figli, ma hanno voluto verificare di persona fingendosi detective: «Ci siamo attivati per controllare che i racconti fossero veri e quello che abbiamo scoperto non è stato affatto piacevole - dicono - In due giorni diversi abbiamo provato ad accedere alla scuola e il risultato è stato pessimo». In sostanza nel bar della scuola si può entrare senza problemi dalla strada esterna così come la porta dell’istituto resta sempre aperta lasciando la possibilità a «chiunque di entrare senza controllo».

Lo stesso avviene durante le due ricreazioni quando all’interno dei corridoi non è difficile trovare studenti che non sono iscritti al Gramsci e che invece entrano indisturbati. «Non c’è nessun controllo e nessuna sicurezza - concludono le famiglie - I ragazzi possono fare quello che vogliono compreso comportarsi in maniera poco educata con parolacce e spintoni. Vorremmo che la scuola tornasse a essere un luogo di educazione per i nostri figli, non un posto dove si va per fumare e dire parolacce».