Lite tra studentesse sull’autobus. Scattano le querele incrociate

Offese e minacce fra ragazzine. Le tensioni continuano anche a scuola

Il 113 in azione

Il 113 in azione

Prato, 13 novembre 2017 -   UN’INCOMPRENSIONE, una reazione stizzita, di sicuro qualche parola di troppo. E infine, anche un piccolo parapiglia. Ha i contorni ancora poco chiari la vicenda avvenuta alcuni giorni fa a bordo di un autobus cittadino e che ha visto protagoniste alcune studentesse di un istituto superiore pratese, tutte minorenni, tra i 15 e i 17 anni, salvo una che ha già compiuto la maggiore età.

COSA DI PRECISO sia avvenuto sul bus poco prima di piazza San Marco – dove molte delle protagoniste del fattaccio sono poi scese – è ancora al vaglio degli investigatori, certo si sa che tra le ragazzine è scattata una serie di querele incrociate. I fatti. Alcune studentesse riferiscono che una ragazzina rom di 14 anni a un certo punto avrebbe chiesto a una giovane disabile di farsi da parte per farle raggiungere la portiera dell’autobus dalla quale sarebbe dovuta scendere alla fermata successivo. Per qualche ragione la ragazzina disabile, forse non capendo bene le richieste della coetanea, avrebbe temporeggiato facendole così saltare la fermata.

DA QUI, sempre secondo le testimonianze, la giovane rom si sarebbe infuriata aggredendo verbalmente la ragazza e, forse, colpendola anche con uno schiaffo. A questo punto il gruppo di studentesse che aveva assisito alla scena sarebbe intervenuto per fermare la rom e da lì sarebeb nato perfino un piccolo parapiglia ‘condito’ di offese a sfondo razziale, sia da parte di alcune delle componenti del gruppetto nei confronti della rom sia da parte della rom stessa che avrebbe insultato una giovane di colore. Una volta scese alla fermata, la quattordicenne ha chiesto aiuto al 113 che ha inviato sul posto due pattuglie i cui agenti hanno identificato il gruppo composto da sette ragazze.

La ragazzina rom – che ha sporto querela – accompagnata al pronto soccorso dalla madre ha riferito di accusare dolori alla pancia e un polso e ne è uscita con una prognosi di cinque giorni. «Nessuna di noi l’ha toccata – replica una delle ragazze accusate – è stata lei ad aggredire quella ragazza disabile e noi abbiamo solo cercato di fermarla per evitare che le facesse del male. Tra l’altro la ragazza rom ha anche insultato una mia amica di colore».

MA LA FACCENDA non finisce qui. A scuola, infatti, le tensioni sarebbero proseguite e sarebbe arrivata una nuova denuncia, stavolta da parte delle ragazzine inizialmente accusate dell’aggressione. Della vicenda si sta occupando anche il preside, impegnato a riportare la calma e a cercare di districare la difficile situazione.

E. B.