Ospedale, ecco le pagelle. Primo problema le liste d’attesa

Centro diritti malato: le criticità nel tradizionale report di ferragosto

Il nuovo ospedale di Prato

Il nuovo ospedale di Prato

Prato, 15 agosto 2016 - Liste d’attesa: ecco la principale criticità del Santo Stefano, nel tradizionale report di ferragosto del Centro per i diritti del malato. Il presidente Fabio Baldi stila anche quest’anno il suo decalogo sulla sanità pratese.

1) LISTE D’ATTESA. I tempi per effettuare visite mediche e accertamenti diagnostici continuano a essere troppo lunghi e non soddisfano gli utenti. «L’assessore regionale Stefania Saccardi sta correndo ai ripari - dice Baldi –, ma il nuovo progetto non ci convince e secondo noi non darà risultati positivi».

2) TRASPORTO PUBBLICO. «Finalmente la fermata della Lam blu è stata spostata davanti all’ingresso, con un sensibile miglioramento del servizio. Ci auguriamo che lo stesso possa avvenire anche per il capolinea della Lam rossa», aggiunge.

3) SEGNALETICA. È sempre di attualità la richiesta di rivedere la segnaletica stradale che indica il percorso per raggiungere l’ospedale. «Chi viene da fuori provincia spesso si trova in difficoltà a raggiungere la struttura», spiega Baldi

4) DISTRIBUTORI automatici di bevande e snack: «Nelle ore in cui il bar rimane chiuso, pazienti e operatori per un caffè o un’acqua devono uscire dai reparti e ‘andare alla ricerca’ dei distributori automatici», ribadisce il Centro dei diritti del malato. Un problema che in fondo non sarebbe difficile da risolvere.

5) VIOLENZA SULLE DONNE. A Prato, nel 2015, secondo i dati rilevati dagli accessi al pronto soccorso per il codice rosa, sono oltre 380 i casi di maltrattamenti: il record in Toscana. «E’ doveroso riflettere. A Prato sono troppe le donne che ogni giorno subiscono vessazioni, offese e minacce – osserva Baldi –. L’attenzione di tutti deve essere tenuta sempre al massimo, senza mai chiudere un occhio».

6) FUMO PASSIVO. La nuova legge che tutela la salute pubblica prevede il divieto di gettare a terra i mozziconi delle sigarette e quant’altro. «Ma questa legge non viene fatta rispettare perché i nostri giardini sono pieni di mozziconi, cartacce e pacchetti di sigarette», dice ancora Baldi, in questo caso senza riferirsi al Santo Stefano, dove i divieti anche all’aperto ci sono e sono già scattate le multe.

7) EMERGENZE Anche a Prato si sta parzialmente sperimentando il numero unico europeo per le emergenze, un tema per il quale il centro per i diritti del malato si è sempre battuto. «Il numero andrà a sostituire tutti i centralini per le emergenze», aggiunge.

8) BARRIERE ARCHITETTONICHE. «Nella nostra provincia continuano ad esserci ostacoli per i diversamente abili, soprattutto per la mancanza di servizi igienici adeguati».

9) PORTE «Abbiamo già segnalato anche in passato le difficoltà di accoglienza derivate da porte antidisabili, mancanza di protezione dal freddo e dalla pioggia, all’interno e all’esterno delle strutture socio sanitarie presenti sul territorio».

10) RADIOTERAPIA Da dieci anni è stato realizzato a Villa Fiorita un bunker per l’installazione di due acceleratori lineari e dotare finalmente la città di un servizio di radioterapia. «Ma ancora oggi c’è un solo acceleratore in funzione – conclude Baldi – . Lo scorso agosto abbiamo richiesto di programmare il potenziamento del servizio di radioterapia con un acceleratore lineare di ultima generazione anche in previsione di poter far ‘riposare’ un pò quello in servizio».