La cacciatrice di libri rari spopola sul web

Samuela Baratto vende online libri rari e fuori catalogo. E riscuote un grande consenso

Samuela Baratto

Samuela Baratto

Prato, 6 dicembre 2017 – Una cacciatrice di libri rari e fuori catalogo che riscuote un enorme consenso sul web, una storia che nasce da un grande archivio di testi a disposizione e dalla voglia di cambiare lavoro. E' partita da qui l'avventura de “La bancarella di zia Sam”, sito web e pagina Facebook (da 48mila like) creata dalla pratese Samuela Baratto.

E' lei a raccontarci com'è andata. “Avevo circa tremila libri – spiega Samuela – e volevo cambiare lavoro. Così nel 2009 iniziai a venderli online e vidi che c'era una buona risposta. Prima cominciai con e-Bay, poi venne il sito”. La scelta vincente è stata quella di puntare su titoli rari e fuori catalogo (ma non antichi, per quelli ci vuole un'abilitazione particolare), “e i più difficili da trovare sono quelli fantasy e quelli pubblicati da piccole case editrici ricercati dagli appassionati, perché hanno meno circolazione a differenza dei saggi. Praticamente quelli che avrei voluto trovare nelle librerie ma che non trovavo".

Non è un caso che il sito sia molto curato e di facile consultazione: “Sì – dice Samuela – è una mia particolarità: io sono stata anche programmatrice, il primo sito me lo sono fatta da sola, adesso ho un consulente insostituibile. E poi sono stata anche libraia. In pratica ho unito le mie esperienze”.

Ma inventarsi un lavoro così non è facile: “Lavorare da sola richiede molta autodisciplina”. E riguardo al successo social' “Non c'è una ricetta – dice – c'è studio. Di certo posso dire che i miei like non sono comprati, sono tutti veri, autentici”. E mentre Samuela sta lavorando a un blog che accompagnerà il sito e la pagina Facebook, ogni tanto lancia dei simpatici video che la mostrano mentre – insieme ai lettori virtuali – apre i pacchi con i libri che le arrivano, una scoperta in tempo reale.

Ma la libraia “social” ha un suo titolo preferito? “Sì – conclude Samuela – direi Il conte di Montecristo, è avventuroso, parla di coraggio... e di coraggio ce ne vuole!!!