Letti accanto alle macchine da cucire, chiuse altre due confezioni a Bagnolo

Gravi carenze igieniche e di sicurezza: scatta l’ordinanza di sgombero

Blitz della squadra interforze in due confezioni nella zona di Bagnolo

Blitz della squadra interforze in due confezioni nella zona di Bagnolo

Prato, 16 novembre 2017 - Operai costretti a vivere in pochi metri metri accanto alle taglia e cuci. Divisori in cartongesso, soppalchi e nessun rispetto delle minime condizzioni ingieniche e di sicrezza. È quanto hanno scoperto gli uomini della squadra interforze in due confezioni a Bagnolo. Il sindaco Lorenzini ha firmato un’ordinanza di cessazione e sgombero locali per inagibilità e per ragioni di igiene e sicurezza. Le aziende erano gestite da due cittadine di origine cinese residenti l’una in Emilia Romagna e l’altra nelle Marche, entrambe denunciate. Dall’inizio dell’anno sono già undici le ordinanze disposte dal sindaco per far cessare le attività produttive, che non rispettano le norme di sicurezza e di igiene.

Prosegue senza sosta l’impegno dell’amministrazione sul fronte del contrasto all’illegalità per prevenire e scongiurare tragedie come quella avvenuta alla Tignamica. Nelle due ditte di confezioni di Bagnolo gli agenti hanno trovato una situazione di degrado e numerose violazioni edilizie: gli operai cinesi lavoravano alle taglia e cuci e dormivano poco distante, in dormitori realizzati attraverso pannelli in cartongesso. Nella prima confezione che è stata sgomberata, gli agenti della polizia municipale hanno trovato un dormitorio di 6 metri quadri vicino all’ingresso della ditta, un altro ricavato dallo smantellamento dell’archivio, dove erano stati ricavati quattro loculi coperti. Tra gli altri abusi presenti nella ditta anche un soppalco di 250 metri quadrati, realizzato abusivamente e usato per lo stoccaggio delle merci. Per illuminare questi nuovi spazi la titolare della confezione aveva modificato l’impianto elettrico. Stessa situazione di degrado è stata trovata anche nell’altra confezione chiusa dall’ordinanza del sindaco.

Vicino all’ingresso della ditta gli agenti hanno scoperto un dormitorio di 12 metri quadrati, ricavato tramite l’utilizzo di pannelli in cartongesso. Adiacente ai servizi igienici, in un altro locale abusivo, era stata invece creata una sorta di cucina con la presenza di un piano di cottura elettrico, di un frigorifero e di un congelatore. Anche in questa ditta l’impianto elettrico era stato manomesso per dare luce alle stanzette abusive. «Siamo di fronte all’ennesima situazione di disprezzo delle più elementari norme di sicurezza, delle norme e delle regole che tutelano gli ambienti di lavoro e dei diritti dei lavoratori. Per tale motivi riteniamo estremamente importante proseguire sulla strada dei controlli», dice il sildaco Lorenzini.