Arrestato il ladro seriale dei negozi. E’ stato tradito dalle impronte digitali

Il bandito in pochi mesi aveva già rubato in 20 esercizi commerciali

Polizia scientifica, foto generica (Lapresse)

Polizia scientifica, foto generica (Lapresse)

Prato, 27 maggio 2017 - Si accontentava di bottini molto modesti, contando sul fatto che non sarebbe mai stato arrestato vista l’esiguità delle monete e dei contanti portati via dai vari esercizi commerciali che prendeva di mira. E così, furto dopo furto, il ladro seriale non si era nemmeno preoccupato di non lasciare tracce del suo passaggio. Peccato però che questa leggerezza gli sia costata molto cara: gli uomini della scientifica, colpo dopo colpo, hanno cominciato a insospettirsi e a valutare l’ipotesi di un ladro seriale. In fondo, i colpi venivano messi a segno tutti quanti nella stessa maniera e le impronte digitali rilevate sul posto presentavano sempre la stessa particolarità nelle creste papillari. Ne è nata un’attività d’indagine, con i sospetti che sono ricaduti su un 29enne pratese, disoccupato, già noto alle forze dell’ordine, ma le cui impronte digitali non erano mai state censite.

Il giovane ieri mattina è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari in attesa del giudizio definitivo sui casi di furto. A eseguire la misura cautelare è stata la divisione anticrimine della polizia. Il sospetto è quello che il ragazzo possa essere l’autore di ben 20 colpi fra la provincia di Prato e quella di Firenze (in particolare nel comune di Sesto Fiorentino). I colpi avevano fruttato al ladro circa 5mila euro: il malvivente inoltre dovrà rispondere pure di dodici casi di danneggiamento aggravato.

Il bandito seriale negli ultimi mesi del 2016 aveva preso di mira solo quelle attività commerciali dove erano presenti distributori di merendine, snack, bevande e caffè. Oltre ai negozi dove potevano esserci dei registratori di cassa. L’obiettivo era quello di portare via le monete. Bottini modesti, quindi, che secondo il ladro non avrebbero spinto i proprietari degli esercizi commerciali a sporgere denuncia. E invece le cose non sono andate come preventivato dal 29enne. Perché gli esercenti hanno tutti denunciato e chiesto l’intervento della scientifica. Una volta capito che la mano era sempre la stessa, per il giovane è scattato immediato l’arresto.