Il distretto del futuro è un network. 'Solo col digitale si esce dalla crisi'

L’esperienza di Huddersfield: ‘Prato impari dalla Gran Bretagna’

Tessile

Tessile

Prato, 19 aprile 2017 - Il distretto del futuro parla in digitale. Prato ha cambiato pelle e le imprese per sopravvivere devono adeguarsi al mercato e alla tecnologia. È un dato di fatto. Lo è per Bill Macbeth direttore centro di eccellenza tessile (TCoE) di Huddersfield per la prima volta a Prato e in Italia. Il distretto tessile inglese ha vissuto - e superato - gli stessi problemi che oggi affliggono le nostre imprese. Parte da qui l’incontro «Produzioni di piccoli lotti: unire le forze per essere più competitivi» in programma oggi dalle 12 alle 14.30 al Design Lab del Museo del Tessuto. Prato ha cambiato pelle, le aziende che hanno superato la crisi si sono specializzate in produzioni di nicchia proprio come il distretto di Huddersfield, patria del Luddismo e della produzione tradizionale nella prima rivoluzione industriale di fine Ottocento, che ha mutato pelle, diventando un luogo di grande aspirazione all’innovazione tecnologica applicata al tessile.

Produzioni di nicchia che si traducono in ordini frammentati e piccoli lotti: questo dà origine a diversi problemi a cominciare dai ritardi nei tempi di produzione a causa della priorità dei grandi volumi; problemi legati alle modalità e ai tempi di pagamento e all’aumento dei costi di produzione per volumi minori. Problematiche già vissute dal distretto inglese che per rilanciare le proprie imprese ha lanciato ‘short runs’, il progetto pilota di cui parlerà Bill Macbeth spiegando come questa iniziativa è riuscita a trainare il distretto inglese fuori dalle difficoltà. La risposta è contenuta nei nuovi modi di networking fra le imprese tessili europee per le produzioni in piccoli lotti. I modi per uscire dalla crisi sono vari, ma per Macbeth «tutti passano dall’intensificazione dei rapporti fra le imprese, in forma più o meno strutturata e dallo sviluppo delle nuove tecnologie per far dialogare in tempo reale tutte le imprese della filiera».

«Abbiamo fortemente voluto il confronto con altre realtà che soffrono dei nostri stessi problemi per verificare l’applicazione delle loro risposte al nostro tessuto produttivo. Le nuove tecnologie per le imprese tradizionali rappresentano una sfida competitiva che le imprese pratesi non possono ignorare. Compito della amministrazione è quello di dare indicazioni che poi i singoli saranno liberi di recepire. Abbiamo il grande vantaggio di essere capofila del progetto internazionale Tcbl e questo ci permette di dialogare con altre realtà territoriali che hanno le nostre stesse caratteristiche», dice l’assessore alle attività produttive Daniela Toccafondi.Dopo la presentazione, Enrico Venturini di Next Technology Tecnotessile (NTT) coordinerà il dibattito aperto con le imprese presenti. L’ingresso è libero.