Sposta la famiglia in soffitta per far posto alla bisca clandestina, denunciato

Denunciati anche venti giocatori colti sul fatto

Le tessere del mahjong e il denaro sequetrato

Le tessere del mahjong e il denaro sequetrato

Prato, 21 agosto 2016 - Per far posto ai tavoli da gioco aveva pensato bene di spostare tutti i mobili in soffitta, trasferendovisi con la famiglia della sorella. Per questo un cittadino cinese H.J. di 31 anni, regolare, è stato denunciato per esercizio del gioco d’azzardo e per abuso edilizio.

Gli agenti dell’unità investigativa della polizia municipale di Prato sono riusciti ad accedere a un appartamento di proprietà dell’uomo che vi risiedeva da anni ma che nel frattempo aveva trasformato la propria abitazione in bisca clandestina per il gioco del majiong, gioco d’azzardo diffuso nella comunità cinese. All’interno dell’appartamento, svuotato di ogni arredo per far posto ai tavoli da gioco, gli agenti hanno trovato circa 20 persone sedute ai tavoli con tanto di panno verde come un vero casinò.

Una volta identificati i giocatori, gli agenti hanno proceduto al sequestro del denaro sui tavoli (circa 4milaeuro) e a denunciarli per la partecipazione al gioco d’azzardo. Durante i controlli è emerso il cambio di destinazione d’uso della soffitta che, stante la trasformazione dell’appartamento in sala da gioco, era stato a sua volta convertita in civile abitazione nonostante non presentasse le necessarie caratteristiche, essendo priva di finestre e con altezza al di sotto della norma.

Gli agenti vi hanno infatti trovato camere da letto e una cucina perfettamente funzionante. Per questo i locali del secondo piano sono stati sigillati e posti sotto sequestro preventivo in vista di ulteriori verifiche su eventuali altri abusi edilizi. Il proprietario, una volta rintracciato, è stato invitato a presentarsi al comando dove è stato denunciato per esercizio del gioco d’azzardo e per l’abuso edilizio, per il quale è prevista una pena fino a circa 50.000 euro. Infine sono state portate al comando di piazza Macelli prima ed in Questura poi, quattro donne prive di documenti e risultate non in regola con il permesso di soggiorno.