Etruria, corso sospeso. Arrivano i carabinieri

Un’altra grana per la storica società: se ne va l’istruttore simbolo

L’allenatore Tiziano Adolfetti che ha da poco lasciato l’incarico

L’allenatore Tiziano Adolfetti che ha da poco lasciato l’incarico

Prato, 15 gennaio 2017 - "Hanno detto ai nostri figli di tornarsene a casa perché il corso di ginnastica artistica maschile era stato sospeso. Li hanno mandati via dalla palestra senza avvisare prima tutti i genitori, nonostante i ragazzi siano minorenni. Non appena sono stato informato dagli altri genitori che per caso si trovavano in palestra, ho subito chiamato mio figlio al telefono, ma non mi rispondeva. Mi sono spaventato a morte".

Paolo Conti è il padre di uno dei 12 ragazzi che fino a venerdì frequentavano la sezione artistica maschile nell’Etruria. Poi, dopo le dimissioni dello storico allenatore Tiziano Adolfetti, la società ha deciso di sospendere il corso. Ma non tutti i genitori erano al corrente della novità. Ne è seguito un confronto molto acceso, durante il quale, venerdì sera, Conti ha chiesto l’intervento dei carabinieri. «Sapevamo che l’allenatore aveva deciso di lasciare l’incarico, ma eravamo convinti che il corso sarebbe proseguito con un altro istruttore - spiega Conti - Non accetto che mio figlio, che da dieci anni si allena nell’Etruria, venga rispedito a casa in quel modo. Ero molto alterato, così prima di avere un confronto con la dirigenza ho voluto chiamare i carabinieri, affinché ci fossero testimoni di ciò che stava accadendo».

Ma il faccia a faccia tra i genitori e i vertici della società non è servito a placare gli animi. «Come al solito hanno campato in aria giustificazioni ridicole. Fatto sta che ora 12 ragazzi per non interrompere l’attività saranno costretti a ‘emigrare’ a Firenze o a Pistoia». A fare ancora più rumore è la scelta di Tiziano Adolfetti, scopritore tra gli altri di Jury Chechi, di lasciare l’Etruria.

"Sono cresciuto in questa palestra e tutta la mia passione per la ginnastica è legata a questo luogo, non solo perché mio padre era il custode", spiega Adolfetti, 64 anni. "Purtroppo non c’erano più i presupposti per continuare. E’ una decisione sofferta ma inevitabile".

Secca la replica del presidente dell’Etruria. "I genitori hanno avuto una reazione eccessiva rispetto alla reale versione dei fatti", spiega Grazia Ciarlitto, che è anche consigliere nazionale Federginnastica. "Era chiaro a tutti che senza l’allenatore non c’erano più i presupposti per continuare. Tra l’altro i ragazzi sono stati svincolati e quindi ora sono liberi di proseguire la loro attività altrove".

La società di via Santa Caterina, dall’alto dei suoi 120 anni di attività, ha portato il nome di Prato fino alle Olimpiadi con i gloriosi successi di Jury Chechi e Marta Pagnini. Ma da un anno a questa parte la palestra non se la sta passando benissimo. La struttura necessita di urgenti interventi di ristrutturazione, ma il Coni non è disposto ad accollarsi i costi, circa 500mila euro. Ora la palla passa al Comune che ha già inoltrato al demanio la domanda di attribuzione dell’immobile a titolo non oneroso. La risposta arriverà entro la fine di febbraio.