Furto di ostie, l’ombra delle messe nere: "I furti si ripetono tre giorni l’anno" / VIDEO

Il sacerdote, don Valdemaro, ha fatto denuncia ai carabinieri

Don Waldemar Kowalczuk mostra la pisside svuotata dai ladri  Il parroco ha fatto subito denuncia ai carabinieri

Don Waldemar Kowalczuk mostra la pisside svuotata dai ladri Il parroco ha fatto subito denuncia ai carabinieri

Prato, 20 settembre 2017 - «Chi è entrato aveva solo un obiettivo: rubare le ostie consacrate». Fa venire i brividi e accapponare la pelle, quanto successo nella chiesa Santa Caterina d’Alessandria di Carmignanello. Il parroco don Waldemar Kowalczuk conosciuto in paese come don Valdemaro, non ha dubbi. I ladri sono entrati dalla finestra spaccandola nel punto in cui è raffigurato Sant’Antonio Maria Pucci di Poggiole, l’amato «curatino di Viareggio», nato a Poggiole in Val di Bisenzio e canonizzato nel 1962. Poi dopo aver cercato soltanto dei soldi all’interno della cassetta delle offerte, hanno messo tutto sotto sopra per arrivare alla chiave che è servita ad aprire il tabernacolo vicino l’altare. Lì era riposta la pisside e il calice con le ostie consacrate. «Ci hanno colpito al cuore – prosegue don Valdemaro – Il santissimo sacramento è ciò che abbiamo di più prezioso. In 23 anni di sacerdozio è la cosa più triste e più brutta che mi sia mai capitata. A parte rubare le offerte che siamo soliti togliere per non rischiare di incappare in episodi del genere, i ladri si sono disinteressati di tutti gli oggetti preziosi per prendere solo le ostie».

Lo scopo del furto per don Valdemaro è ben chiaro e dietro c’è l’ombra delle messe nere. «Ho sporto denuncia ai carabinieri – prosegue – Si tratta senza dubbio di qualcuno che ha rubato le ostie per fare riti satanici. Dico così perché domani sarà l’equinozio di autunno.

Episodi del genere avvengono sempre in prossimità di alcune date, come Halloween e il venerdì santo. Giorni in cui queste persone fanno questi furti per celebrare messe nere».

Tra l’altro non si trattava di ostie qualunque ma consacrate domenica scorsa direttamente dal vescovo Franco Agostinelli durante l’inaugurazione dell’ambone dedicato alle suore che per 77 anni avevano prestato servizio nella struttura. «C’è purtroppo anche un altro aspetto – aggiunge don Valdemaro – spesso queste operazioni hanno un notevole giro economico. Le ostie consacrate vengono vendute in un mercato nascosto».

Una storia quindi da «Deep Web». Un altro tassello che mette i brividi e che fa immaginare quanti soldi possano girare dietro a questi furti. A lasciare sgomenti sono altre tre vicende che si sono consumate in zona. La prima, circa quattro anni fa, quando qualcuno ha profanato il cimitero vicino, mettendolo a soqquadro. La seconda, quando altri malviventi due anni fa entrarono nella chiesa rubando le offerte. E infine la terza, proprio quest’estate quando il tabernacolo della Madonna nella strada che porta a Gricigliana è stato imbrattato con la vernice rossa, insieme al cartello dei carabinieri. Atti vandalici? Ora francamente viene da pensare ad altro.