Ex Officina Bigagli, il Comune boccia il piano di recupero

Il progetto, che proponeva edifici ad uso commerciale e direzionale e una rsa per anziani di 8 piani, è stato ritenuto non idoneo al contesto urbano

Comune di Prato

Comune di Prato

Prato, 24 febbraio 2017 - La Commissione consiliare 4 Territorio e Ambiente, presieduta da Massimo Carlesi, ha respinto ieri all'unanimità il progetto di recupero dell'ex Officina Bigagli in via delle Fonti, ritenendolo non rispondente alle previsioni urbanistiche per l'area e slegato dal contesto circostante. Il parere negativo in sostanza ricalca quello di fattibilità urbanistica rilasciato dagli uffici tecnici del Comune, che hanno rilevato "la necessità di una progettazione dell'area più organica e inserita nel contesto urbano con la creazione di una connessione con il vicino parco pubblico esistente lungo la via Ferraris".

L'intervento così come proposto, secondo i tecnici e i Commissari, "non prevede adeguati spazi pubblici e di relazione come piazze e percorsi, è costituito da un insieme di edifici morfologicamente disomogenei e scollegati tra loro, planimetricamente frazionato in una serie di immobili che contrastano con una progettazione organica, calati sul territorio e che poco hanno a che fare con il concetto di centralità urbana". Il progetto, presentato dalla società Oktò, proponeva la realizzazione di quattro distinti edifici con diverse destinazioni, un'area a verde pubblico ed un parcheggio pubblico, in sostituzione dell'attuale capannone industriale, quasi 19mila mq di superficie, fatiscente e in stato di abbandono da anni.

Partendo dall'incrocio con via delle Fonti e procedendo lungo la via Ferraris , in successione lo schema progettuale prevedeva un immobile ad uso commerciale di 1.600 mq, una palazzina di 4 piani con negozi al piano terra e uffici, per un totale di 1.600 mq, una residenza per anziani di 6.000 mq distribuita su 8 piani e infine un'area a residenziale di 3.790 mq con un palazzo di altri 8 piani, da cedere però all'Amministrazione comunale per i diritti edificatori che passeranno ad altri soggetti, e un'area verde pubblica da 4.700 mq, in secondo piano rispetto a via Ferraris, con 44 posti auto davanti.