E' morto Eugenio Bersellini, ex allenatore della Fiorentina

E' stato allenatore anche dell'Inter, che guidò alla conquista dello scudetto '79-'80, del Torino e della Sampdoria. Il funerale martedì alle 16 nella cattedrale di Prato

Eugenio Bersellini (Alive)

Eugenio Bersellini (Alive)

Prato, 17 settembre 2017 - E' morto a Prato l'ex allenatore Eugenio Bersellini. Lo conferma la locale Misericordia nella cui sede la famiglia sta allestendo la camera ardente. Bersellini aveva 81 anni. Il suo debutto risale agli anni '60. Nella massima categoria è stato, tra l'altro, allenatore dell'Inter, che guidò alla conquista dello scudetto '79-'80, del Torino, della Sampdoria e della Fiorentina.

Soprannominato 'il sergente di ferro' per i suoi metodi, il tecnico nativo di Borgo Val di Taro, è stato uno dei personaggi dell'epopea del calcio italiano a cavallo degli anni '70 e 80'. Dopo una carriera di calciatore vestendo la maglia fra gli altri di Brescia, Monza, Pro Patria e Lecce, Bersellini inizia ad allenare nella stagione 1968-69 sulla panchina del Lecce in Serie C.

Dopo altre due stagioni nel Salento, Bersellini viene ingaggiato dal Como in Serie B. Il debutto in Serie A l'anno successivo a Cesena (1973-1975), poi passa due anni alla Sampdoria dal 1975 al 1977 fino alla chiamata dell'allora presidente dell'Inter Ivanoe Fraizzoli. Nelle cinque stagioni trascorse a Milano il tecnico guidò l'Inter a vincere uno scudetto e due Coppe Italia. Era l'Inter di Altobelli e Beccalossi, di Oriali e Bordon, epiche le sfide soprattutto con la Juventus.

Proprio per il suo carattere duro e tosto litigò con Beccalossi, talentuoso trequartista dell'Inter, che fu prima messo fuori squadra e poi reintegrato. La sua Inter gioca un calcio semplice, ma efficace perfetto interprete della tradizione italiana. Grande lavoratore, amante della perfezione, dopo la vittoria dello scudetto con l'Inter disse in una intervista: "Questo anno abbiamo vinto lo scudetto, d'accordo, però giocavamo meglio dodici mesi fa quando l'inesperienza finiva sempre col fregarci…". Dal 1982 al 1984 Bersellini allena il Torino e nelle due stagioni successive di nuovo la Sampdoria con cui vincerà anche una Coppa Italia nel 1985.

Nella sua lunghissima carriera il 'sergente di ferro' allenerà anche la Fiorentina (1986-1987), l'Avellino (1987-1988) e l'Ascoli. Quindi scende in C1 a Como (1990-1991), risale in B a Modena (1991-1992), a Bologna (1992-1993), e a Pisa (da febbraio a giugno del 1994). L'ultima esperienza italiana di un certo livello è in C1 al Saronno dal 1995 al 1997. Dal 1998 al 1999 è chiamato alla guida della Libia. Nel 2001 lascia la nazionale per allenare il club del Al-Ahly, nel 2002, passato alla società Al-Ittihad vince il campionato di calcio libico allenando tra gli altri Al-Sa'adi Gheddafi figlio del dittatore libico poi visto in Italia al Perugia. In totale Bersellini ha collezionato 490 panchine in Serie A con 148 vittorie, 197 pareggi e 145 sconfitte. 

CORDOGLIO FIORENTINA - "La Fiorentina piange la scomparsa di Eugenio Bersellini, il 'Sergente di ferro' del calcio italiano. Una lunga e stimata carriera in tutta Italia. Da allenatore aveva guidato la Fiorentina nella stagione 1986-1987". E' quanto si legge in una nota sul sito della Fiorentina dopo la scomparsa di Bersellini. 

Il funerale di Bersellini si terrà martedì alle 16 nella cattedrale di Prato. La salma sarà esposta da oggi alle 18 nella camera ardente della Misericordia di via Convenevole a Prato.