Equitalia, gli mandano la cartella di un altro: "Non dovrà pagarla"

La società di riscossione di Prato ha chiarito l'equivoco con il pensionato di Poggio a Caiano al quale era stata notificata la cartella di un altro utente

Alessandro Puccini, pensionato di Poggio a Caiano

Alessandro Puccini, pensionato di Poggio a Caiano

Poggio a Caiano (Prato), 22 febbraio 2017 - “Il signor Alessandro Puccini non dovrà in alcun modo pagare le somme intestate a un altro contribuente”: Equitalia ha chiarito lo spiacevole equivoco sorto la scorsa settimana quando a un contribuente è stata consegnata la cartella di un altro. “La situazione – aggiunge Equitalia in una nota - è stata prontamente chiarita lunedì scorso allo sportello di Prato, dove il signor Puccini si è rivolto per avere spiegazioni su quanto accaduto il venerdì precedente. Dopo aver espresso il proprio rammarico e avere provveduto a fornire la doverosa assistenza, il personale di Equitalia dello sportello di Prato ha provveduto a risolvere il disguido”.

Alessandro Puccini è un pensionato di Poggio a Caiano, in precedenza era agente di polizia municipale a Prato, e la scorsa settimana aveva ricevuto una notifica di Equitalia. La sua storia, al di là dell'errore che c'è stato, fa emergere un pò il sistema complesso di consegna delle cartelle. Puccini aveva raccontato che al numero verde indicato sulla lettera non forniscono informazioni circa la natura del debito. Si era quindi recato a Prato dove allo sportello aveva dovuto prendere due numeri: il primo per il rateizzo che gli è stato accordato, il secondo per avere la cartella e a quel punto gli è stata consegnata la cartella intestata ad un altro uomo, residente a Prato, peraltro neppure omonimo. La sanzione di 191,50 euro (dopo la “rottamazione” delle cartelle sennò erano circa 1000 euro) era relativa a due bolli non pagati per una Giulietta Alfa Romeo del 2012 e 2013, auto mai posseduta dal Puccini.

Il pensionato è andato all'Aci dove non hanno potuto aiutarlo, poi alla agenzia delle entrate a Prato ma anche qui nulla e si era rivolto a La Nazione e domenica avevamo raccontato la sua disavventura. In  ballo non c'era una cifra enorme ma il fatto che l'uomo è uscito dagli uffici Equitalia con una cartella che non gli apparteneva ed ha dovuto dedicare tempo e benzina a cercare di capire cosa stava succedendo. Gli stessi uffici dell'Aci sono rimasti perplessi e l'avevano invitato a recarsi alla sede centrale di Prato. 

Lunedì 20 febbraio Puccini è tornato ancora una volta a Equitalia e il mistero è stato chiarito: “Mi avevano consegnato – racconta Alessandro Puccini – semplicemente la cartella di un altro utente per un errore di digitazione nel computer. Sbagliare è umano e lo comprendo: ma io ho fatto presente subito che qualcosa non tornava, quando ero allo sportello ed ho visto una cartella intestata ad un altra persona. La risposta era stata: la cartella è questa e dovevo vedermela con l'ente col quale ero in debito. Ho voluto far conoscere la vicenda perchè può capitare ad altri utenti e non tutti vanno a fondo”.