Consenso alla donazione d’organi. Prato è la prima città in Toscana

Rinnovando la carta di identità si può esprimere il proprio volere

Ospedale (foto di repertorio)

Ospedale (foto di repertorio)

Prato, 30 agosto 2016 - Una città capace di grandi atti di generosità. Lo dicono i numeri sulle donazioni. Dal primo ottobre 2015 al 29 agosto sono stati ben 2949 cittadini a dare il proprio consenso all’espianto degli organi in caso di decesso. Un numero record che proietta Prato in testa alle città toscane. Il consenso alla donazione viene chiesto nell’ambito del rinnovo della carta di identità. I cittadini che si recano all’anagrafe per avere il nuovo documento possono anche esprimere la propria volontà in tal senso. E sono senza dubbio la maggioranza le persone che decidono per il sì: in totale ad aver negato il consenso in questi dieci mesi sono stati 61 uomini e 49 donne mentre hanno dato il proprio assenso 1359 maschi e 1590 femmine.

Esprimersi comunque non è obbligatorio, ma una possibilità in più che viene offerta: in totale su 23059 persone che hanno rinnovato il documento il 13,2 per cento è entrato a far parte della banca dati sui trapianti. Al momento del rilascio della carta di identità elettronica - ma anche cartacea in attesa che il sistema entri a regime -, tutti i cittadini avranno la possibilità di dichiarare il proprio consenso o negare la donazione. Secondo la normativa, infatti, l’anagrafe del Comune può raccogliere e registrare la dichiarazione di volontà sulla donazione di organi e tessuti per aggiornare il Sistema informativo trapianti. «Siamo la prima città in Toscana ad aver raccolto già quasi 3mila opinioni in questo senso - commenta l’assessore all’agenda digitale Benedetta Squittieri - E’ un’opportunità in più che viene data». Per quanto riguarda la partenza della carta di identità elettronica entro ottobre il rilascio dovrebbe andare a regime: è in corso infatti un periodo di sperimentazione dopo una partenza con qualche difficoltà, il Comune ha interrotto il rilascio dei documenti elettronici per tornare a quelli cartacei.

«Sul consenso alla donazione degli organi, la carta elettronica non aggiunge nulla di più - conferma Squittieri - All’anagrafe centrale esiste già una postazione che ha la possibilità di rilasciare questi nuovi documenti. In questi giorni stiamo completando l’installazione dei computer che ci ha fornito direttamente il ministero. Oltre che in piazza San Niccolò ci sarà una postazione in ogni circoscrizione. Le carte di identità elettroniche arrivano direttamente a casa dei cittadini e le prime che sono state rilasciate sono andate tutte a buon fine, quindi a breve saremo in grado di andare a regime con questo nuovo sistema