'Con la nuova legge si diventa imputati in eterno'

Partecipata assemblea promossa dalla Camera penale di Prato per spiegare i motivi della settimana di astensione

Al centro il presidente della Camera penale di Prato Eugenio Zaffina insieme agli avvocati Febbo, Camerini, Belli, Terranova, Marini

Al centro il presidente della Camera penale di Prato Eugenio Zaffina insieme agli avvocati Febbo, Camerini, Belli, Terranova, Marini

Prato, 21 marzo 2017 - Una partecipata assemblea promossa dalla Camera penale di Prato per spiegare i motivi della settimana di astensione proclamata a partire da ieri a livello nazionale. E’ quella che si è tenuta ieri in un’aula al primo piano del palazzo di Giustizia di Prato che è stata presieduta dal presidente della Camera penale, l’avvocato Eugenio Zaffina. I penalisti si oppongono alla recente approvazione in Senato del decreto legge sulla riforma del processo penale che tocca alcuni temi importanti come quello dei processi svolti per videoconferenza in modo da «risparmiare» sugli spostamenti dei detenuti, l’inasprimento delle pene che riguardano alcuni reati (come quelli contro il patrimonio) e l’innalzamento dei termini di prescrizione dei processi.

Una legge «sbagliata» per i penalisti pratesi che non fa altro che allungare ulteriormente i tempi dei processi distogliendo l’attenzione da quelli che sono i veri problemi della giustizia come la mancanza di personale nelle cancellerie. «E’ un modo per diventare eternamente imputati – spiega Zaffina – Sono stato al funerale di un mio cliente, coinvolto in un’indagine nel 2012 su alcuni controlli all’interno dei capannoni. Il mio cliente è morto senza vedere neppure cominciare il processo». «Bisognerebbe fare meno processi ma farli bene – ha aggiunto l’avvocato Gabriele Terranova – Dovrebbe essere trovato un criterio democratico per stabilire quali mandare avanti e quali no, senza intasare le aule di giustizia con procedimenti su un’offesa».