Cinema e tv: Prato avrà i suoi studios. «Nuovi set, è una grande occasione»

Il convento di Santa Caterina ora a disposizione di registi e produttori. Nespeca: "Tante potenzialità"

Francesco Nuti in una scena di «Madonna, che silenzio c’è stasera», uno dei  tanti film ambientati a Prato. La pellicola è datata 1982. A dirigerla il regista Maurizio Ponzi

Francesco Nuti in una scena di «Madonna, che silenzio c’è stasera», uno dei tanti film ambientati a Prato. La pellicola è datata 1982. A dirigerla il regista Maurizio Ponzi

Prato, 24 settembre 2017 - "Un’occasione importante per la città». Così il sindaco Matteo Biffoni commenta la nascita della Manifatture del cinema, che sarà inaugurata sabato 30 settembre. Sarà soprattutto una giornata rivolta al pubblico, a cui saranno mostrati gli spazi della sede di via Dolce de’Mazzamuti 1, nel complesso storico dell’ex convento di Santa Caterina. Spazi destinati ad ospitare nuove produzioni cinematografiche e televisive, web series e tutto quello che riguarda il mondo dell’audiovisivo. Un progetto promosso da Fondazione Toscana e sostenuto da Sensi Contemporanei, Comune di Prato, Regione Toscana e Ministero dei beni e delle attività culturali. Una struttura importante per tutto il mondo della settima arte, fortemente voluto dall’amministrazione comunale che per la ristrutturazione dei locali ha investito duecentomila euro. «E’un impegno che mi sono preso sin dalla campagna elettorale cogliendo la proposta di Francesco Ciampi che ben spiegò le potenzialità di un progetto del genere per la città di Prato», aggiunge Biffoni.

DAL 30 SETTEMBRE APRONO LE MANIFATTURE DEL CINEMA (clicca qui per l'articolo)

Grandi potenzialità per accogliere quel cinema che ha frequentato a lungo la nostra città. La lista dei film ambientati a Prato potrebbe dunque tornare ad allungarsi andando oltre oltre «Berlinguer ti voglio bene», «Madonna che silenzio c’è stasera», «Il Signor Quindicipalle», «Caino e Caino», «Amici miei atto terzo» solo per citare i più famosi e divertenti. «Abbiamo lavorato in tutte le sedi per ottenere questo risultato e non possiamo che essere felici per la decisione di Fondazione Sistema Toscana di scegliere Prato», dice ancora Biffoni. Si va così a colmare la lacuna di un centro multifunzione da far operare all’interno della filiera dell’audiovisivo. Nella sede che sarà aperta al pubblico il 30 settembre dalle 11 alle ore 19 (ingresso libero) saranno offerti molteplici servizi a sostegno delle produzioni con l’obiettivo di favorire e accogliere i nuovi set. A disposizione di produttori e registi ci saranno sale casting, sale tecniche per la visione dei giornalieri e laboratori per la formazione (storytelling, costumi, scenografie), ma anche magazzini, teatri di posa, uffici, attrezzi, sale riunioni e tutto quello che serve ad una troupe. C’è grande entusiasmo tra gli addetti ai lavori. «Manifatture Digitali del cinema è un passo molto importante, un’occasione per la città di Prato e della sua capacità artigianale che tanto può dare al mondo della produzione cinematografica», ricorda l’assessore allo sviluppo economico Daniela Toccafondi.

«Si stanno cercando le condizioni per nuove sinergie dato che la collaborazione con Toscana Film Commission crea nuove prospettive per lo sviluppo del settore audiovisivo in Toscana». La città che ha visto crescere un premio Oscar come Roberto Benigni , altri talenti premiati dai David di Donatello come Francesco Nuti, Piero De Bernardi o premiati da incassi miliardari come Giovanni Veronesi è pronta a offrire uno spazio prezioso per la realizzazione di cinema e non solo. Una specie di «premio alle carriere»: quelle carriere che hanno scritto tante pagine belle in celluloide, rimaste nella storia.

L'ESPERTO - Emanuele Nespeca è un giovane produttore pratese che ad ogni festival importante propone il suo cinema di qualità.

Quale potrà essere l’importanza del nuovo Cineporto?

«Una grande importanza per la Prato dei prossimi anni. Ci sono grandi potenzialità anche grazie al fatto che sul web è previsto un aumento esponenziale della fruizione dei contenuti audiovisivi».

Cosa può favorire l’arrivo di nuove troupe?

«E’ importante ridare valore alle caratteristiche di qualità che la città ha sempre avuto. Un esempio: Prato è uno dei magiori fornitori di tessuto nel cinema. Convertire l’esperienza artigianale legata alle stoffe e ai tessuti al mondo del cinema è una idea da coltivare».

Fondamentale l’attenzione alle professioni di cui si parla poco...

«A volte si fa fatica a trovare una truccatrice o una sarta. I giovani voglio tutti fare gli attori ed i registi. Ci sono settori che potrebbero offrire molto».

Come produttore non ha mai girato un film in città. Succederà in futuro?

«Penso di sì. E molto presto. Le Manifatture Digitali sono una bella occasione».

E che tipo di film potrebbe essere ambientato?

«Una bella commedia: Prato se la meriterebbe. E poi alcuni dei libri scritti da Edoardo Nesi dovrebbero diventare cinema da girare in città».