Cenerentola a 16 anni, arrestati il padre e la matrigna dopo anni di soprusi

Insulti, botte e punizioni umilianti finché non lo ha raccontato alle sue insegnanti

Il dirigente della squadra mobile, Francesco Nannucci foto Attalmi

Il dirigente della squadra mobile, Francesco Nannucci foto Attalmi

Prato, 9 febbraio 2016 - Una ragazza di 16 anni ha subito anni di soprusi e violenze fisiche e psicologiche da parte del padre e della sua compagna, sino a che non ha trovato il coraggio di raccontare tutto ai suoi insegnanti che l'hanno sottratta a questa situazione.

Così la polizia ha arrestato un uomo e una donna, cinesi, che sono il padre della ragazza e la sua attuale compagna: i due, di 40 e 34 anni, sono accusati a vario titolo di maltrattamenti, lesioni gravissime e sequestro di persona.

L'uomo è finito nel carcere pratese della Dogaia, mentre la donna è ai domiciliari nella sua casa nella Chinatown pratese.

Secondo quanto appurato dalla squadra mobile di Prato, guidata dal vicequestore aggiunto Francesco Nannucci, la ragazzina sarebbe stata vittima di violenze familiari da almeno quattro anni, da quando suo padre l'ha portata con lei in Italia in seguito a una separazione dalla moglie. L'uomo si è risposato a Prato con una donna cinese che aveva già due figli, di 7 e 11 anni. Quando questi sono arrivati nella casa dove viveva la sedicenne col genitore, sono cominciati i problemi: la ragazzina, che all'epoca aveva 12 anni, è stata maltrattata dalla matrigna e dal padre, che la facevano dormire per terra, la insultavano regolarmente e la picchiavano spesso.

Le investigazioni hanno evidenziato che al contrario dei due fratellastri, alla ragazzina venivano negati persino i pasti. L'ultimo episodio vessatorio il 23 dicembre scorso, quando al termine della festa scolastica di Natale la vittima si è rivolta agli insegnanti spiegando di non voler tornare a casa: "Mio padre mi ha chiamato al cellulare ma io non ho risposto e so che quando tornerò a casa riceverò un sacco di botte", ha spiegato ai professori.

Ha mostrato i segni delle percosse e così gli insegnanti hanno chiesto l'intervento della polizia. In seguito la sedicenne è stata seguita dai servizi sociali e affidata, su decisione della procura presso il tribunale dei minori, a una famiglia fuori Prato.