Prato: cena in strada tutte le sere, tra i pronto moda

Gazebo, tavolini, sgabelli, barbecue e birre sui marciapiedi del Macrolotto 1

Tavolini, sgabelli, gazebi barbecue e birre. Nelle strade del Macrolotto Uno la sera  si cena tra i pronto moda, ma  i chioschi sono quasi tutti abusivi

Tavolini, sgabelli, gazebi barbecue e birre. Nelle strade del Macrolotto Uno la sera si cena tra i pronto moda, ma i chioschi sono quasi tutti abusivi

Prato, 22 luglio 2017 - GAZEBO, tavolini, sgabelli, barbecue e birre. Non è una sagra di paese, ma la situazione dei marciapiedi del Macrolotto 1, in una normale notte di luglio. Uno scenario che si ripete ogni sera, trasformando la zona industriale a sud di Prato in un maxi ristorante a cielo aperto. L’odore di carne alla brace si inizia a sentire già in via Paronese, proseguendo si inizia a sentire il rumore incessante dei generatori elettrici, una volta girato l’angolo, in via Gora del Pero, ci si trova di fronte un vero e proprio dehors improvvisato.

SUL MARCIAPIEDE un camioncino nel quale si intravedono due persone di origine orientale, dietro il mezzo tre persone sono intente a grigliare carne, mentre in fila i clienti aspettano la loro porzione. In terra taniche d’olio e altro liquido. difficile da identificare. Lungo lo stesso marciapiede quattro gazebo, una decina di tavolini e un’ottantina di persone intente a gustarsi carne e sorseggiare birra. Basta fare poche centinaia di metri per trovarsi di fronte la stessa scena. Via dei Fossi, via Toscana, via Liguria. Camioncino, generatore elettrico, carne arrostita alla brace, gazebo e decine di persone che mangiano e bevono occupando suolo pubblico. I clienti non sono solo ai tavolini: anche coloro che passano con l’auto, parcheggiano in doppia fila e si fanno preparare la cena da asporto. Una situazione incredibile dove illegalità si somma ad illegalità, dal momento che ad ogni angolo delle strade, anche vicino agli stessi avventori, si vedono cumuli di rifiuti abbandonati.

«NON C’È DUBBIO che si tratta di occupazione abusiva di suolo pubblico di cui siamo a conoscenza - spiega il comandante della polizia municipale Andrea Pasquinelli –. Da parte nostra, con le forze che abbiamo a disposizione, interveniamo come possiamo, cioè facendo sequestri di tipo amministrativo. Il problema è che queste persone pagano quasi sempre la sanzione, come prevede la legge noi restituiamo il mezzo e loro dopo qualche giorno sono di nuovo in strada. Purtroppo è complicato eliminare totalmente il fenomeno perché non esiste uno strumento efficace e una norma che ci aiuti. Questi soggetti evidentemente hanno degli introiti tali che sono disposti a pagare la sanzione anche tre quattro volte in un mese. Stiamo cercando un sistema più efficace per cercare di contrastare il fenomeno anche se la norme non ci aiutano».

Intorno ai camioncini, che preparano e vendono cibo, ci sono le luci dei pronto moda dove si lavora incessantemente, così come è continuo il via vai dei camion che caricano e scaricano merce, ma anche sacchi contenenti film plastico e scarti tessili. Chissà per portarli dove.