'Buongiorno, vengo per benedire'. E il finto prete ruba tutti i gioielli

Iolo, novantenne in trappola. Il raggiro: ‘Mi manda la parrocchia’

L’anziana ha ingenuamente aperto la porta al truffatore

L’anziana ha ingenuamente aperto la porta al truffatore

Prato, 5 ottobre 2017 - «Buongiorno signora, mi manda la parrocchia per le benedizioni». Il fare è gentile, i modi educati e l’abbigliamento curato. Nulla che facesse pensare a un balordo senza scrupoli, pronto a giocarsi tutto per una manciata di gioielli. E’ l’ennesimo caso di truffa messo a segno ai danni di un’anziana, 87 anni, che abita a Iolo e che non ha esitato ad aprire la porta a quell’uomo «gentile» mandato dalla parrocchia. La pensionata, forse, non ha realizzato che di certo non è il periodo delle benedizioni, ma ha accolto lo stesso in casa quell’uomo credendo di ricevere un’altra benedizione e non di certo di vedersi sotrarre i ricordi di una vita. E’ accaduto martedì mattina, intorno alle 12,40 quando l’anziana era sola.

Secondo quanto riferito, l’uomo era italiano e aveva circa cinquant’anni. Il truffatore ha spiegato all’anziana di essere stato mandato dalla parrocchia per benedire le case della frazione. Una volta entrato nell’appartamento, ha detto alla sua vittima di poggiare i gioielli sul tavolo di cucina per poterli benedire. L’ottantasettenne non si è chiesta il perché, ma ha fatto quello che le veniva richiesto senza tanti problemi credendo nella buona fede di una persona che si presentava a nome della sua parrocchia. Una volta messi i gioielli sul tavolo, il malfattore ha afferrato rapidamente anelli e collane d’oro e scappato, facendo perdere le proprie tracce. L’anziana ha subito capito di essere stata vittima di una truffa e ha chiesto l’intervento della volante.

«La vicenda dimostra come le truffe agli anziani continuano a rappresentare una piaga particolarmente spregevole e purtroppo statisticamente praticata sul territorio pratese, con artifici e raggiri sempre diversi e fantasiosi che, tuttavia, riescono a indurre in errore la vittima, carpendone la buona fede», spiegano dalla Questura. A questo proposito, la polizia ricorda nuovamente la recente campagna «Non siete soli #chiamatecisempre», promossa dalla polizia e finalizzata a sensibilizzare l’opinione pubblica, in particolare le fasce sociali più esposte al rischio di truffe a domicilio, come appunto gli anziani, a «contattare tempestivamente 112 e 113 ogni qual volta si presentino nelle case soggetti che per particolare contesto e motivazioni possano dare adito al sospetto di essere truffatori».