Liceo Brunelleschi senza aule e senza soluzione

Summit tra Comune, Provincia e Dirigente. Tassi: "Senza soldi impossibile pensare a un ampliamento"

I ragazzi e gli insegnanti del Liceo Brunelleschi in piazza del Comune Foto Attalmi

I ragazzi e gli insegnanti del Liceo Brunelleschi in piazza del Comune Foto Attalmi

Prato, 28 marzo 2017 - Un’assemblea pubblica per ribadire che il liceo artistico Umberto Brunelleschi di Montemurlo ha bisogno di aule. A parlare ci sono i numeri: a settembre gli studenti, con le nuove iscrizioni, saliranno a quota 570 mentre la scuola è stata pensata per accoglierne al massimo 260. Un problema che non sembra avere soluzione, almeno nel breve termine. La questione ruota tutta attorno alla Provincia - che ha la competenza sull’edilizia scolastica - e che non ha i fondi né il personale necessario per pensare ad un ampliamento del plesso. La conferma arriva dalla vicepresidente Paola Tassi: «In via Ricasoli sono rimasti solo quattro tecnici che riescono a mala pena a seguire la manutenzione ordinaria delle scuole superiori. Al momento, dunque, in Provincia non c’è un progetto di ampliamento del liceo, ma solo l’impegno per il prossimo anno scolastico 2017-2018 di ricavare al Centro Ventrone una nuova aula». Quest’anno una parte degli alunni del Brunelleschi sono stati «dirottati» al centro Ventrone di via delle Gardenie all’interno del quale sono state ricavate delle aule mentre un servizio di bus-navetta collega il plesso di Montemurlo con Prato. Una situazione tampone non certo semplice da sopportare che si ripresenterà anche il prossimo anno scolastico visto che l’unica soluzione possibile è quella di ricavare nuovi spazi nel centro di San Giusto.

La Provincia sta lavorando anche ad una permuta di immobili tra enti per creare una sede distaccata del liceo a Prato nella quale ricavare 7 aule e 2 laboratori. «Soluzioni comunque lontane dalle esigenze del liceo, che per funzionare bene avrebbe bisogno di almeno 10 laboratori, senza considerare gli spazi per archivi e depositi», replica il preside Tiziano Pierucci. Tra le situazioni più urgenti da risolvere c’è l’auditorium che ha lasciato il posto a tre aule troppo calde nel periodo estivo. A settembre inoltre saranno 52 e gli studenti disabili che frequentano la scuola di cui 9 molto gravi:

«Spazi adeguati sono quindi fondamentali per garantire loro una permanenza a scuola serena e rispettosa delle loro esigenze», ha ribadito Pierucci. Della questione è stato informato anche il ministro Valeria Fedeli alla quale il sindaco Lorenzini aveva già scritto una lettera e con la quale ha avuto modo di riparlare ieri mattina durante la visita al Rodari. Il ministro, come riporta l’agenzia Dire, non ha raccolto l’invito del sindaco, suggerendogli di «parlare col presidente della Provincia e fare la trafila attraverso la Regione seguendo i criteri giusti per muoversi». Secondo il ministro Fedeli è la strada giusta «per accedere alle risposte necessarie a risolvere le necessità di Montemurlo e che giustamente servono per andare incontro agli studenti».