Attentato a New York, la testimonianza: "Sirene e caos" / VIDEO

"Pensavo a un'esercitazione, invece era un'esplosione e proprio dove prendevamo sempre la metro"

Caos a New York dopo l'attentato

Caos a New York dopo l'attentato

Prato, 11 dicembre 2017 - "Abbiamo sentito le sirene, poi ho aperto la finestra e ho visto polizia, ambulanze, vigili... Un dispiegamento immane". Mirko Lafranceschina, di Prato, è a New York con la famiglia: la moglie, con la quale era partito per festeggiare i dieci anni di matrimonio, e la figlia. Il loro hotel era vicino al luogo dell'attentato che ha colpito Manhattan, per fortuna senza provocare vittime.

"Non ci siamo accorti di niente anche se era a pochi metri da noi - racconta Lafranceschina - Stiamo tutti bene, ma abbiamo avuto paura quando abbiamo capito cosa era successo. Ho acceso la televisione per capire, pensavo fosse un'esercitazione, invece era un’esplosione... E peraltro nel punto dove prendevamo sempre la metropolitana noi. Che paura... Non prenderemo più la metro. Oggi, poi torniamo in Italia".