Animali feriti, c’è un ricovero in più. Il Centro di Galceti torna a crescere

Soldi dalla Regione per inglobare Villa Fiorelli e potenziare i servizi

Il Centro di Galceti  tornerà  a occuparsi di animali in difficoltà

Il Centro di Galceti tornerà a occuparsi di animali in difficoltà

Prato, 10 novembre 2017 - Un nuovo accordo per la salvaguardia e il ricovero temporaneo della fauna selvatica e urbana: è stato stretto fra la Regione toscana e il Centro di scienze naturali. Porterà allo sviluppo di un progetto che prevede, anche per questo motivo, un’espansione dello stesso Centro. Queste le principali novità relative al centro di Galceti. Tutte importanti. Intanto, a partire dal 2018, Centro di scienze naturali potranno nuovamente essere accolti (in via temporanea o definitiva, in base alle singole situazioni) animali feriti, sequestrati, in attesa di reinserimento o inadatti all’ecosistema esterno, mentre dal primo dicembre prossimo il servizio Sos Animali e il relativo pronto soccorso veterinario verranno estesi anche ai volatili (chiamando il numero 345.322006).

Cosa bisogna fare nell’eventualità di un avvistamento di un animale ferito? In linea di massima è sufficiente comporre il numero della Polizia Municipale, che attiverà le procedure previste per ogni singolo caso. «Quest’anno abbiamo già effettuato 700 interventi per gli animali e con tutta probabilità supereremo abbondantemente quota mille», spiega Enrico Loretti direttore della Sezione veterinaria Ausl Toscana Centro. «La nostra intenzione è quella di trattenere definitivamente solo quegli esemplari che per varie ragioni non possono essere più immessi in natura. Tutti gli altri verranno liberati una volta guariti». Tutto ciò, nelle intenzioni dei promotori, dovrebbe dunque portare alla rinascita del Centro, che tra l’altro nei prossimi anni subirà una profonda opera di ammodernamento.

Entro il 2019, infatti, la superficie totale passerà dagli attuali quattordici ettari a venticinque. Nel progetto - al quale la Regione contribuirà con 240.000 euro mentre il Comune si accollerà il costo del ripristino delle varie infrastrutture collaterali, ad esempio l’ostello da 50 posti pensato per le scolaresche in visita - è previsto l’inglobamento di Villa Fiorelli, dove dovrebbero essere trasferiti gli uffici, il bookshop e l’ingresso stesso. A breve, il Centro implementerà il proprio organico assumendo un naturalista e attiverà corsi specifici dedicati ai volontari desiderosi di collaborare. Tra questi figurano quattro richiedenti asilo ospitati nelle varie strutture recettive della città. Previsto, infine, nelle prossime settimane, un ulteriore corso pensato per i proprietari di cani di grossa taglia, al fine di scongiurare episodi di aggressioni.