Prato 21 giugno 2014 - "Il primo dicembre e' stato un giorno di grande dolore per la citta' di Prato. Dolore per la morte dei sette cittadini cinesi, dolore per le condizioni in cui si e' scatenato l'incendio mortale, dolore per la dignita' ferita del mondo del lavoro e della nostra comunita'". Cosi', il sindaco di Prato Matteo Biffoni al funerale di 6 dei 7 operai morti nel rogo di via Toscana a Prato nell'azienda di abbigliamento Teresa Moda nel dicembre scorso.

 

"Da sempre Prato e' la citta' dell'accoglienza, e' la citta' dei diritti. La nostra citta', il nostro Paese hanno lottato negli anni perche' le condizioni di lavoro, la sicurezza nelle fabbriche, la tutela dei diritti delle persone venissero non solo riconosciuti, ma tutelati ogni giorno". Alle esequie il sindaco ha personalmente stretto le mani ai familiari delle vittime rinnovandogli il cordoglio del Comune. La cerimonia riguarda la memoria di 6 operai, perche' del settimo si era tenuta la cerimonia funebre lo scorso gennaio. Il sindaco Biffoni, parlando dal palco montato a piazzale Ebensee, ribadisce la sua intenzione di "mettere la parola fine a condizioni di vita e lavoro per noi inaccettabili.

 

Da sindaco posso esprimere a nome di tutta la mia comunita' la ferrea volonta' di aiutare tutti coloro che vogliono condividere i nostri principi di giustizia ed equita' sociale, di rispetto dei  fondamentali dell'uomo", a condividere un "percorso concreto perche' non si ripeta mai piu' un dramma come questo. Noi siamo pronti a fare la nostra parte e la faremo. Ognuno faccia la sua, affinche' sia l'ultima volta che il sindaco di Prato debba leggere parole come queste".