Prato, 30 maggio 2014 - La Lazzi abbandona il trasporto pubblico locale. Al suo posto subentra Cap. Dopo 25 anni di partnership proficua, è stato raggiunto un accordo storico tra le due società, la Lazzi di Firenze e la Cooperativa Cap di Prato, appunto. La società fiorentina, di proprietà della famiglia Lazzi, che opera nell’esercizio di autolinee urbane ed extraurbane nel territorio regionale toscano da quasi 100 anni, ha deciso di uscire dal settore del trasporto pubblico locale per dedicarsi con investimenti crescenti al settore turistico, alberghiero, della ristorazione e, in particolar modo, allo sviluppo della catena dei negozi Burger King in Toscana. L’accordo firmato nei giorni scorsi prevede la cessione di tutte le partecipazioni societarie detenute dalla società Lazzi nel settore del trasporto pubblico e della manutenzione di autobus, in particolare quelle della Compagnia Trasporti Toscana Nord (Ctt), dei Trasporti Toscani e di Opi-Tec. La Cap, che è entrata nel suo settantesimo anno di vita, con
l’acquisto del pacchetto appartenente alla Lazzi, rafforza la sua presenza nel settore del trasporto pubblico regionale e diviene l’unico socio privato industriale di riferimento nella società Ctt Nord di Pisa (società
che opera nelle province di Pisa, Livorno, Lucca, Massa Carrara e Pistoia) e nella società di manutenzione grandi flotte di autobus Opi-Tec di Firenze. Nelle prossime settimane tutti gli autobus Lazzi vedranno scomparire il vecchio marchio per lasciare posto al simbolo della cooperativa pratese.

Nessuna preoccupazione però, perché per gli utenti dei vari servizi di trasporto non cambierà assolutamente niente. Gli orari, così come le fermate e le località coperte dal servizio, resteranno i medesimi. Anzi, l’intenzione della Cap è quella di continuare ad investire per rinnovare anche il parco macchine ereditato dalla Lazzi, quindi
nei prossimi anni dovrebbe migliorare anche il confort a bordo. “Abbiamo chiuso in armonia un percorso che ci ha visti collaborare con la famiglia Lazzi per quasi 25 anni. E’ l’ultimo tassello di un percorso che era iniziato con la costituzione della Compagnia Trasporti Toscana e con l’acquisizione di Ataf – commenta il direttore di Cap, Alberto Banci – Stiamo consolidando la nostra posizione perché siamo fermamente convinti di poter essere un punto di riferimento, dopo 70 anni di attività, nel panorama del trasporto pubblico regionale”. Con questa acquisizione, in effetti, la Cap, direttamente e tramite le società partecipate, impiega complessivamente circa 2500 lavoratori, utilizza oltre 1500 autobus ed assicura il servizio di trasporto urbano e extraurbano nel 50% del territorio toscano. Un biglietto da visita niente male, anche in vista della gara unica per il trasporto regionale: “A breve dovrebbe arrivare il via libera per presentare le offerte – conclude Banci – Partecipando come consorzio regionale Mobit, società composta al 50% da Cap e Ctt Nord e per il restante 50% da Bus Italia e Gruppo Tm, avremo a maggior ragione tutte le carte in regola per vincere”.