Prato, 23 aprile 2014 - Chiuso per mancanza di personale. Sembra strano, ma capita anche questo. A raccontarlo è Lucia Mauro, titolare del centro estetico "Un posto al sole" di via Firenze e della "Lungarno Spa" in lungarno Vespucci a Firenze. Proprio la sede fiorentina è al centro della denuncia della Mauro: "Ho deciso di chiudere a Firenze e tenere aperto solo a Prato. E non certo perché mancasse il lavoro, anzi: su Groupon ho già registrato 12mila acquisti".
Il problema riguarda il personale: "Non si trova, ho cercato in tutti i modi ma qui è impossibile trovare il personale all’altezza. Si tratta di parrucchieri e altissima estetica, serve un alto livello di qualità perché il servizio che offriamo è di alto livello. Ebbene, reggono un mese, due mesi, poi lasciano. A volte mandano le mamme a dire che la figlia è stressata e non regge i ritmi di lavoro". Mauro spiega di "aver fatto tanti colloqui, praticamente lo scorso mese di agosto l’ho sacrificato per cercare dipendenti. E poi mi sono rivolta alle agenzie e alle scuole... Ma niente da fare. Mollano presto, dopo al massimo tre mesi si licenziano. Secondo me amano più la busta paga del lavoro e quindi vanno via alla svelta".

Il centro estetico di via Firenze è nato prima di quello fiorentino. "Io nasco come parrucchiera — racconta la Mauro — e quattordici anni fa ho aperto il mio primo centro estetico. Eravamo in via Guarducci, poi da quando ci siamo spostati qui il lavoro è quadruplicato. E va fatto in un certo modo: la nostra clientela è di fascia alta. Qui, però, manca la cultura del centro benessere che c’è per esempio in Marocco o in Thailandia, dove non si vede mai un grembiule sporco o fuori posto. In Italia, invece, si vede già da come si presentano a portare il curriculum che c’è poca voglia". La domanda viene spontanea: ma non sarà “tremenda” la vulcanica titolare? "Magari fossi io il problema — si difende — ma non è così".