Prato, 18 aprile 2014 - Una fornitura di mobilio per il Cicognini costa il processo all’ex rettore Daniele Santagati, 59 anni, insieme all’impiegata amministrativa del Convitto Cristina Casini, 59 anni, e agli imprenditori Mario Ascierto, 55 anni, marito della Casini, e Mario Biagi, 62 anni, di Vernio.

Il fatto contestato risale al 2006-2007, quando furono indette dal Convitto tre gare per la fornitura di mobilio, gare aggiudicate dalla ditta M.A. Arredamenti di Ascierto. Secondo l’accusa (che procede per turbativa d’asta, falso ideologico e falso materiale) lo svolgimento delle gare sarebbe stato turbato simulando che ci fosse stata una pluralità di offerte tramite preventivi falsi, grazie all’intercessione della Casini, moglie di Ascierto. Sarebbe stato falsificato il timbro della ditta F.lli Carnieri Arredamenti.

Nei confronti del solo rettore, in sede di preliminare, era stato invece disposto il non luogo a procedere per le accuse di peculato e abuso d’ufficio. Gli si contestava di essersi appropriato indebitamente di 2.700 euro, cioè le spese di luce e gas, del suo appartamento, e di averle messe a bilancio al convitto invece di essersene fatto carico lui come previsto e di non aver lasciato l’alloggio di servizio nonostante fosse stato sospeso momentaneamente dalla carica di rettore.
Santagati è difeso dall’avvocato Simone Zani, Casini e Ascierto dall’avvocato Gaetano Pacchi e Biagi dall’avvocato Maria Silvia Marchesi. L’udienza è stata rinviata al 16 maggio davanti al giudice Jacqueline Monica Magi.