Prato, 17 aprile 2014 - Tutto è comunciato ieri mattina quando sul sito del Comune è apparsa quella che il Pd definiva da qualche tempo la "delibera fantasma". Quella indicata col numero 99, datata 2 aprile e fino ad allora mai resa pubblica. Sul sito dalla delibera 98 si saltava direttamente alla 100. Ieri mattina, appena apparso sul sito il provvedimento che recita "Primi indirizzi per la predisposizione del bilancio di previsione 2014-2016", il gruppo Pd ha immediatamente  convocato una conferenza stampa. In delibera, la necessità di una manovra da 24,4 milioni per mantenere il bilancio in pari. Quel bilancio che dovrebbe essere approvato entro il 30 aprile ma sarà possibile la proroga al 31 luglio.

"E’ la dichiarazione del fallimento di un’impostazione", è la lapidaria definizione con cui  Massimo Carlesi, capogruppo del Pd ha commentato la delibera. E prima che lo facesse Cenni, ha illustrato alla stampa il suo dirompente contenuto. Il progetto prevede tagli per un totale di 8 milioni e 200mila euro, e maggiori entrate del valore di 16 milioni e 200mila euro. In particolare, un taglio di 7 milioni e 200mila euro, è previsto sulle spese correnti: acquisto beni, prestazioni di servizi; mezzo milione verrà tagliato sulle spese di personale, e un altro mezzo milione sulle spese per il servizio igienico ambientale. Arriviamo alle maggiori entrate: l’imposta Tari - rispetto al 2013 - aumenterà del 6,5%, ma c’è già la previsione di un ulteriore aumento. Innalzamento anche per l’aliquota Imu, che passerà dallo 0,96% all’1,06%, e per la Tasi, che arriva allo 0,25%. "La giunta si è “dimenticata” di avvisare la città - ha continuato Carlesi - Questo documento dimostra una mancanza di regia da parte del sindaco Cenni e dei vari assessori. Il primo cittadino si è sempre vantato di non aver toccato l’Imu, ma così non pare". Non finisce qua: "Nella delibera si legge che l’obiettivo prioritario sta nella lotta all’evasione fiscale - continua Carlesi - Ma con queste previsioni, si andranno ad attaccare le fasce più bisognose, non la vera evasione".

La delibera che traccia i “Primi indirizzi per la predisposizione del bilancio di previsione 2014-2015” per il sindaco Cenni è «un documento approvato, nonostante non esista nessun obbligo di legge, per mettere nero su bianco la situazione finanziaria del Comune", voluto da Cenni proprio per rimarcare "l’estrema trasparenza con cui opera questa amministrazione». Due posizioni nette e contrastanti che ruotano attorno a 24 milioni di euro. Tanto servirà al Comune per chiudere il bilancio di previsione 2014. Numeri alla mano, dopo l’attacco sferrato ieri dal Pd, il sindaco Cenni con gli assessore Borchi e Ballerini, precisa che 4,5 milioni di euro arriveranno dagli oneri di urbanizzazione e che quindi non ricadranno direttamente sulle tasche dei cittadini. In totale si tratta quindi di una manovra da 19,5 milioni di euro che dovranno essere trovati per far quadrare i conti.

"Una situazione causata dai mancati trasferimenti dello Stato", precisa il vicesindaco Borchi che rimarca come "la giunta di cui fa parte in soli 5 anni sia riuscita a ridurre del 30% l’indebitamento del Comune". Un fatto non di poco conto che "ha permesso a Prato di entrare a far parte dei comuni sperimentatori e virtuosi". Le notizie comunque non sono confortanti: per chiudere il bilancio di previsione l’indirizzo della giunta preveder tre filoni di intervento: in particolare l’Imu sulle seconde case passerà dal 9,6 al 10,6 per mille con un introito pari a circa 6 milioni di euro mentre altri tre milioni arriveranno con l’introduzione della Tasi (che comprende anche i servizi erogati dagli enti locali) e che colpirà tutte le famiglie proprietarie di un immobile nella misura del 2,5 per mille. Sale anche la tassa rifiuti che registrerà un +6,5% rispetto allo scorso anno (in totale la variazione per Prato dal 2009 al 2013 è stata del 12,05%). "A Pistoia Publiambiente ha aumentato la tassa sui rifiuti del 30% e del 27% il Cis di Agliana — precisa Cenni — A Prato va considerato il porta a porta che copre quasi tutta la città". Infine 8 milioni saranno recuperato con tagli alla spesa del 9,5%.

"Si tratta di una delibera di indirizzo che dà delle indicazioni su come trovare queste risorse — chiarisce il sindaco Cenni — Questo documento dovrà essere integrato con gli sgravi che interesseranno le famiglie bisognose e numerose secondo le indicazioni politiche di questa giunta così come i tagli non saranno lineari, ma calibrati sulle esigenze della città".

Intanto, il consigliere Adamo Guerriero, subentrato in estate a Frosini che lasciò il consiglio comunale, si è dimesso in polemica con FI.