Prato, 15 aprile 2014 - Doccia fredda all’istituto Gramsci Keynes in vista dell’attivazione del nuovo liceo scientifico sportivo per il quale a settembre si sarebbero dovute comporre due prime classi.
Il ministero dell’istruzione nella circolare sull’organico per l’anno scolastico 2014/2015 del 1 aprile scorso, ha chiarito che per i licei scientifici a indirizzo sportivo sarà possibile formare una sola sezione.

La brutta notizia è arrivata giovedì scorso. Immediate le proteste dei genitori che fino al giorno prima erano sicuri i che i loro figli avrebbero potuto procedere all’iscrizione dell’indirizzo scelto senza nessun tipo di problema.
Le richieste arrivate al liceo per il nuovo indirizzo erano state 52, tanto che la Provincia aveva inviato in Regione una delibera per l’attivazione di due classi che era stata approvata in base al piano di dimensionamento regionale, nonostante a gennaio lo stesso Ministero avesse paventato l’ipotesi che sarebbe stata possibile la formazione di una sola classe.

"Efettivamente – afferma la preside Grazia Tempesti – il Ministero in una circolare sulle modalità di iscrizione per l’anno scolastico 2014-2015 aveva reso noto che sarebbe stato possibile creare una sola classe per i licei a indirizzo sportivo, ma avendo avuto il via libera dalla Regione in base al piano di dimensionamento eravamo sicuri che ci sarebbe stata un minimo di flessibilità. Evidentemente siamo stati troppo ottimisti. A questo punto – continua Tempesti - la scuola formerà una graduatoria per la realizzazione di una sola sezione in base ai criteri di priorità approvati dal consiglio di istituto e cioè la media scolastica dei voti del primo quadrimestre della terza media e la valutazione delle dichiarazioni di pratica agonistica. Per coloro che rimarranno esclusi – conclude Tempesti - l’alternativa sarà la creazione di una sezione di scienze applicata con una sperimentazione nelle discipline sportive. Nei prossimi giorni avrò un colloquio con il reggente dell’Ufficio Scolastico provinciale per capire se sarà possibile trovare un compromesso".

A lasciare poche speranze di una deroga dal parte del Ministero è proprio Francesco Mauro reggente per l’Ufficio Scolastico Provinciale di Prato. "La norma è molto rigida, non credo ci potranno essere margini di compromesso anche perché il fatto che si potesse formare solo una classe era noto da gennaio".
"La notizia è arrivata inaspettata – commenta la vicepresidente della Provincia Ambra Giorgi – cercheremo di fare il possibile affinché tutto si risolva e nessuno dei ragazzi rimanga scontento".