Prato, 11 aprile 2014 - Diocesi protagonista di una raccolta fondi per costruire un pozzo nel villaggio di Stelingi in Tanzania nell’Africa orientale.

È questo l’obiettivo della «Quaresima di carità», la raccolta offerte che ogni anno la diocesi promuove in occasione della Domenica delle Palme per sostenere un progetto della Caritas.

Così, oggi e domani, in tutte le messe celebrate nelle chiese e nelle parrocchie pratesi, quanto raccolto al momento dell’offertorio sarà devoluto per questo progetto solidale in Africa.
«Lo sappiamo, Prato sta vivendo da anni una situazione di forte crisi e c’è tanto bisogno anche qui, — afferma il direttore della Caritas diocesana Idalia Venco — ma nonostante questo non possiamo chiuderci di fronte alle sofferenze di chi è più povero di noi e non ha nemmeno una risorsa fondamentale come l’acqua».

Recentemente Idalia è andata in Tanzania per rendersi conto della realtà e si è trovata di fronte ad una situazione drammatica. A Stelingi, che si trova vicino alla città di Same, vivono 2500 persone, ci sono molte scuole, c’è un orfanotrofio, ma mancano praticamente le risorse idriche. «Per approvvigionarsi le donne e i bambini devono farsi 5 chilometri, spesso a piedi, per riempire le taniche - racconta Idalia - anche le scuole si riforniscono con autobotti due volte a settimana. È una situazione insostenibile». In particolare le donne e i bambini impegnano la quasi totalità delle loro giornata alla ricerca di acqua.

Il territorio non è però privo di falde e sorgenti, il villaggio ne ha una utilizzata da tutti e quindi non sufficiente al fabbisogno, ma c’è il problema di progettare e realizzare lavori di scavo e di raccolta delle acque. Il progetto della Caritas pratese prevede il finanziamento di un pozzo e la predisposizione di un sistema di distribuzione. Totale 42mila euro. «Ci vorranno circa due anni per trovare l’intera cifra dato che solitamente con la "Quaresima di carità" riusciamo a raccogliere tra i 20 e i 30mila euro», dice Idalia.

 

Intanto le Acli pratesi aderiscono all’invito del vescovo Agostinelli di non ospitare nei locali dei propri circoli iniziative politiche e di propaganda elettorale. La conferma arriva dal presidente Stefano Gelsumini: «Invitiamo, al contrario, a far sì che i circoli aclisti pratesi siano luogo di confronto e di crescita in modo pacifico e sereno e che siano in grado di offrire un porto franco a tutti per riflettere, parlare, agire come coscienza critica di un laicato cristiano maturo che si voglia impegnare nelle molte dimensioni della società civile — spiega — Auspichiamo pertanto un’assunzione di responsabilità da laici che, basandosi sull’esperienza del cristianesimo, s’impegnino con sano spirito di servizio civile e sociale nella “competizione” politica, facendo riscoprire, in particolar modo ai giovani, l’importanza dell’impegno dei cristiani nella vita pubblica e politica".