Prato, 3 aprile - "Chiediamo di avere indietro il nostro lavoro. Abbiamo delle famiglie da mantenere". Scandendo questo slogan ieri i trasportatori che lavoravano alla sede pratese di Mondo Convenienza hanno manifestato davanti al negozio del gruppo a Navacchio. Erano loro a trasportare i mobili del colosso dell’arredamento a prezzi imbattibili. E vanno giù duro: «Anche se l’azienda dice che siamo operai di cooperative esterne noi lavoriamo per Mondo Convenienza - spiega Cristian Ile, il rappresentante della quarantina di manifestanti presenti ieri davanti alla sede pisana — . Quando abbiamo gestito le trattative, gli incontri sono sempre avvenuti con i responsabili di Mondo Convenienza e non di ditte esterne come adesso l’azienda vorrebbe far credere. Per questo noi ora, che siamo rimasti senza lavoro, ci rivolgiamo direttamente a Mondo Convenienza per avere risposte».

Ma cosa è successo? «Tutto ha avuto inizio a febbraio, abbiamo chiesto un incontro per avere ciò che ci spetta. Non abbiamo le indennità di malattia, mai ci è stata concessa la tredicesima, non riceviamo i compensi per gli straordinari o per le trasferte, dato che oltre a Prato facevamo i trasporti anche per Pisa, Bologna e Perugia. Ma non solo, quando ci siamo azzardati a chiedere delle ‘assicurazioni’ per i mezzi e per eventuali danni causati a cose o persone, c’è stato detto che di soldi non se ne parlava. Non avendo risposto alle nostre richieste abbiamo minacciato di rivolgerci a un sindacato. In tutta risposta qualche giorno dopo abbiamo trovato i cancelli chiusi. Praticamente licenziati in tronco — continua — Il 25 febbraio, quando siamo andati al lavoro, i cancelli erano sprangati e davanti c’erano le forze dell’ordine. Credevamo fossero entrati i ladri, invece... erano per noi. Sono rimaste senza lavoro 70 persone e molte hanno famiglia. Qualche giorno fa ne sono state reintegrate 30, quelle che non si sono mai unite alle proteste. Inoltre — conclude —, molti di noi non hanno notizie del loro destino. Solo ad alcuni è arrivata la lettera di licenziamento. La nostra protesta è iniziata sabato 28 febbraio a Bologna, ora siamo a Pisa, non ci fermeremo fino a quando non avremo delle risposte sul nostro futuro. E le vorremmo proprio da Andrea Marcenaro il manager appena arrivato in Mondo Convenienza. Non sarà che è stato assunto solo per fare dei tagli al personale?». «Noi selezioniamo solo le cooperative che poi assumono i trasportatori — risponde Marcenaro —, ci preoccupiamo di scegliere le migliori per tutelare i 1600 operai che trasportano i nostri mobili. A Prato la cooperativa ha perso l’appalto e noi non possiamo farci niente, chi ha perso il posto di lavoro dovrebbero rivolgersi al suo datore, non a noi».

"Non eravamo a conoscenza di questa situazione — aggiunge Alessandro La Rosa, responsabile del punto vendita pisano —. Qui va tutto bene, anzi ci sono state assunzioni nelle ultime settimane. Durante la protesta la mia unica preoccupazione era di garantire un servizio ai clienti e di tutelare i miei ragazzi".

Irene Salvini