Prato, 27 marzo - La parrocchia di Migliana lancia un sos. Appena fatto il conto necessario ai restauri, è arrivata un’ ulteriore sorpresa: durante la prima messa della mattina, un rumore inaspettato ha interrotto il silenzio della funzione. Il tonfo era una pezzetto di una trave di legno che sorregge il tetto che si era staccato ed era caduto a terra, ad un lato dell’altare.

E' stato messo un ponte per analizzare la situazione ed evitare altre cadute, ma il morale del parroco, don Luigi D’Arco, è davvero a terra. “Ci mancava questa - ha detto il parroco di Santa Maria Assunta a Migliana - già non sapevamo come fare a riparare gli altri danni”.

I danni, ancora una volta sono imputabili alla pioggia da record degli ultimi mesi. Chiazze di umidità sono comparse un po’ ovunque nella chiesa e un gocciolamento sospetto fa pensare che sia a rischio anche il recente affresco dipinto da Silvestro Pistolesi nell’abside. E sempre la tanta pioggia ha messo a rischio la stabilità della chiesa vecchia, importante testimonianza del passato visto che alcuni documenti fanno risalire la sua ostruzione al 1189. “Sta scivolando verso valle - spiega il parroco - abbiamo fatto fare dei sondaggi da dei tecnici e ci hanno detto che servono dei micropali per sostenerla. Poi c’è la canonica, lì c’è da rifare completamente il tetto”.

Le stanze superiori, un appartamento inutilizzabile, sono quasi completamente ammuffite. “Qui addirittura  accogliamo l’acqua con dei secchi - prosegue D’Arco - e per fortuna qualche parrocchiano via via viene ad asciugare. Ma spesso l’acqua arriva anche al piano di sotto”. Il preventivo per sistemare canonica e chiesa vecchia è di 659 mila euro.

“La Cei ci ha riconosciuto un aiuto di 300 mila euro - conclude don Luigi - ma ne mancano ancora tanti per arrivare alla cifra di cui abbiamo bisogno. Senza considerare che la trave, robabilmente
marcia, non era stata messa in conto. Le parrocchie di città hanno tanti fedeli e le loro donazioni a volte sono sufficienti a coprire molte spese. In queste piccole realtà di montagna i parrocchiani sono pochi e in un momento così di crisi le famiglie hanno già molti problemi, non possiamo aspettarci più di tanto. Anche se hanno sempre dimostrato generosità: con delle cene e dei pranzi qualcosa abbiamo raccolto ”.

Per spiegare i lavori che verranno fatti e la situazione, don Luigi ha convocato parrocchiani, residenti e villeggianti ad un incontro nella chiesa nuova domenica alle 17.

Claudia Iozzelli