Prato, 11 febbrasio 2014 - Sono circa 2.384 le tonnellate di tessuto, pari a 78 container a pieno carico, sequestrate nei giorni scorsi dai militari della Compagnia di Prato della Guardia di finanza, nel corso di un’operazione di servizio a contrasto della criminalità economica.

L’intervento si è sviluppato nei confronti di tre aziende  di commercializzazione  di prodotti tessili, gestite da cinesi, due delle quali situate nel Macrolotto 2 e una a Seano. Durante l’ispezione è emerso subito come i circa 86mila rotoli, depositati all’interno delle strutture industriali, aventi un valore complessivo di circa 13 milioni di euro e destinati al successivo confezionamento di  capi d’abbigliamento, non fossero  accompagnati da alcuna certificazione o etichettatura in grado di attestarne origine e composizione , in violazione perciò della normativa che indica nella “composizione merceologica ben visibile” il requisito  necessario per immettere i prodotti nella libera pratica in ambito  Ue. Ciò al duplice fine, da una parte di garantire il consumatore finale che, per motivi sanitari, deve essere certo della qualità del tessuto da indossare, dall’altra di reprimere fenomeni di concorrenza sleale tra aziende, generati da una riduzione di costi industriali a favore del  produttore scorretto il quale può così vendere generi a basso prezzo perché non penalizzati dalle spese relative al controllo di qualità. L’infrazione di questa norma comporterà l’irrogazione di una sanzione pecuniaria da parte della Camera di Commercio e l’eventuale confisca delle merci. Si tratta dei uno dei più ingenti sequestri operati nel settore.