Prato, 27 dicembre 2013 - Termina in anticipo rispetto alla scadenza e con grande successo l’operazione di aumento di capitale per 100 milioni di euro destinata ai nuovi soci azionisti della Banca Popolare di Vicenza.
La cifra è stata raggiunta prima del previsto e con una domanda superiore all’offerta.

Il traguardo è stato tagliato ben otto giorni prima del termine: esattamente il 23 dicembre alle 16.40, la Banca Popolare di Vicenza ha raggiunto la cifra stabilita per il rifinanziamento. Per quanto riguarda le richieste di adesione che sono arrivate successivamente al momento in cui è stato raggiunto l’importo, queste sono state considerate prive di effetti.

Lunedì il consiglio di amministrazione si riunirà per deliberare sulle richieste di adesione pervenute nel corso del quinto ed ultimo singolo periodo di offerta e, in particolare, sulla richiesta di ammissione a socio da parte degli aderenti; sull’eventuale richiesta del finanziamento; sul numero di azioni da emettere e sulla data di emissione delle azioni stesse (che sarà comunque entro il 31 gennaio 2014).

Gli oltre 16mila nuovi soci hanno sottoscritto un lotto minimo di azioni pari a 100 per un controvalore di 6.250 euro. Grazie all’operazione di aumento di capitale i soci-azionisti della Banca Popolare di Vicenza sono oggi oltre 90.000.

«Il 2013 si chiude per il nostro istituto in maniera straordinaria, con un ulteriore rafforzamento della nostra solidità patrimoniale ed un aumento considerevole della nostra base azionaria — sottolinea il presidente della Bpv Gianni Zonin — La grande fiducia dimostrata nella banca solo pochi mesi fa con il rapido successo dell’operazione di aumento di capitale e l’emissione obbligazionaria convertibile per 506 milioni di euro, trova oggi una ulteriore e significativa conferma. È stata premiata la coerenza del nostro lavoro, che ha sempre mantenuto anche in questi lunghi anni di crisi economica lo spirito di banca cooperativa al servizio dell’economia reale, delle piccole e medie imprese e delle famiglie».

Zonin inoltre fa leva sulle radici e sull’identità popolare della banca: «Anche se ci apprestiamo ad entrare nel gruppo delle principali europee, soggette alla supervisione della Bce rimaniamo una banca ancorata fortemente alla sua natura di popolare».

«Sono estremamente soddisfatto per il pieno successo di questa operazione, che rafforza ulteriormente la nostra solidità patrimoniale — commenta il direttore generale, Samuele Sorato — Grazie al recente duplice aumento di capitale abbiamo infatti raggiunto un core tier 1 del 9%, livello già in linea con le nuove regole sul capitale previste da Basilea3. Siamo dunque pronti ad affrontare con tranquillità le verifiche e gli approfondimenti della Bce: abbiamo rafforzato il nostro capitale, migliorato il profilo di liquidità, ma nel contempo abbiamo continuato a fare impieghi, circa 2miliardi di euro di nuovi finanziamenti solo nel 2013, per oltre il 70% destinati alle piccole imprese e alle famiglie».