Prato, 18 dicembre 2013 - SAN GIORGIO a Colonica-Oxford in bici per fare gli auguri di buon compleanno al nonno novantenne. Questa la straordinaria avventura intrapresa da Marco Alderighi, venticinquenne studente pratese, per festeggiare i 90 anni del nonno che abita in Inghilterra. Oltre 2700 i chilometri percorsi da Marco in un periodo dell’anno non certo facile a causa delle rigide temperature invernali solo per abbracciare il nonno e dirgli auguri.

«SONO PARTITO in una grigia giornata di pioggia il 9 novembre scorso spiega Marco e sono arrivato una fredda e nebbiosa sera l’11 dicembre, dopo circa 2780 chilometri di viaggio in solitaria. Niente di straordinario paragonato ad altri viaggiatori e cicloturisti ma, visto il periodo dell’anno, e considerato che è stata la mia prima esperienza di questo tipo, sono più che soddisfatto perché non è stata certo una passeggiata, soprattutto in alcune giornate. Sono appassionato di viaggi e di bici, nonostante abbia viaggiato molto poco soprattutto ultimamente, ed erano un paio d’anni che volevo tentare un’avventura come questa. L’ho fatto in questo periodo dell’anno, che non è certo il migliore per viaggiare in bici viste le temperature e il meteo, per dedicare questa impresa a mio nonno che compirà 90 anni a fine dicembre ed arrivare in bici alla festa per il suo compleanno».

SAN GIORGIO a Colonica, Pisa, poi tutta la costa da Viareggio fino a Ventimiglia, una volta in Francia la Costa Azzurra da Mentone a Frejus (passando per Monaco, Cannes, Nizza), Aix-en-Provence, Avignone, Lione, Digione, Reims, Parigi, Calais, traghetto per Dover, fino ad arrivare nel sud dell’Inghilterra fino a Oxford, e poi a Hook Norton. Questo il lungo percorso che Marco ha compiuto in solitaria, sfidando vento, pioggia e neve pur di arrivare in tempo in Inghilterra per spengere le novanta candeline insieme a suo nonno.

«HO PREPARATO il viaggio in poco più di un mese continua Marco partendo da zero con bici, equipaggiamento ed esperienza di viaggio con questo mezzo di trasporto. E’ stato, quindi, un periodo intenso in cui ho dovuto informarmi su un po’ tutto, capire cosa mi serviva, scegliere l’equipaggiamento, pianificare le tappe, cosa che poi si è rivelata inutile in quanto dopo un paio di giorni ho cominciato a pianificare solo a breve termine per i 3/4 giorni successivi, o comunque individuare i percorsi migliori e le piste ciclabili disponibili tra Italia, Francia ed Inghilterra».

POI LA CONCLUSIONE: «Quest’avventura conclude Marco è stata anche un modo per “esplorarmi”, mettermi alla prova, un percorso durante il quale ho incontrato tantissime persone, dove mi sono ritrovato a dormire in una tenda a -5 gradi ospitato in un giardino di una casa di Langres in Francia. E’ stata un’esperienza bellissima».