Prato, 1 dicembre 2013 - Tragedia di questa mattina al Macrolotto, il sindaco Cenni:  "Il lutto cittadino è  il minimo che si possa fare di fronte alla tragedia avvenuta al Macrolotto. Bisogna fare ben altro e non solo limitarsi a commemorare chi ha perso la vita, cosa che certamente sara' fatta, ma impegnarsi
ancora di piu' per evitare che questo accada di nuovo"
.  Cenni ha postato queste parole sui suoi profili twitter e facebook. "Perciò - scrive ancora il sindaco - per primi, 4 anni fa abbiamo alzato il velo su questa vergogna radicata a Prato nel silenzio di troppi. Sono in contatto con il ministro dell'Interno perché Prato ha necessità che venga messa in atto una soluzione che estingua il sistema organizzato di illegalità nel distretto parallelo, che vede nella promiscuità  tra lavoro e residenza con abusi edilizi una pericolosissima costante".

 

   "In 200 metri quadrati - conclude Cenni - ci sono stati tanti morti quanti alla Thyssen e a Prato ci sono ancora oggi, nonostante il lavoro di questi anni, migliaia di situazioni potenzialmente drammatiche come questa. Prato non puo' piu' sopportare un peso del genere".     

 

Terribile incendio attorno alle 7 di questa mattina al Macrolotto, in un'azienda di via Toscana. Nella ditta sono scoppiate fiamme altissime tanto che la colonna di fumo era visibile da mezza città. 

 

I cadaveri accertati appartengono a quattro uomini e due donne (una delle quali identificata grazie a una collanina e riconosciuta dal marito), mentre il settimo resta ancora da identificare

Due uomini sono inoltre ricoverati in ospedale, in rianimazione, in gravissime condizioni. Due feriti lievi sono stati già dimessi.

A rendere particolarmente difficili le identificazioni e le ricerche delle 11 persone che dormivano all'interno del capannone al momento dell'incendio è il crollo di parte dell'edificio.

Al momento mancherebbero ancora un paio di operai all'appello. Da stamattina voci parlavano anche della presenza di un bambino nella ditta - dormitorio: al momento non si ha conferma ma all'interno dello stabile sono stati trovati dei giocattoli.

Gli 11 operai che vivevano nel dormitorio trasformatosi in cimitero abitavano su due piani stipati in loculi realizzati in cartongesso a cui si accedeva tramite una scala. La struttura è crollata a seguito dell'incendio schiacciando anche alcuni corpi.

La ditta si chiama 'Teresa Moda' e si trova accanto a "Ye life". La titolare sarebbe la cinese Ji Lang Ling, ma gli inquirenti pensano ad una prestanome.

Sul posto polizia, vigili del fuoco e numerose ambulanze. Alcune squadre sono accorse anche da Firenze, Lucca e Pistoia. Nel pomeriggio sono arrivati sul posto anche il sindaco Cenni e il presidente della Regione Enrico Rossi.

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