Prato, 25 agosto 2012 - Una vita stroncata ad appena 17 anni e un dramma troppo grande, impossibile da sopportare. Non ce l’ha fatta Marco Gabrielli il ragazzo ricoverato in condizioni disperate all’ospedale di Careggi dopo essere rimasto vittima di pauroso incidente avvenuto, prima della mezzanotte di giovedì, nella centralissima via Puccini a Calenzano. La dinamica è ancora in fase di ricostruzione, da parte dei carabinieri della stazione di Calenzano e Signa intervenuti sul posto per i rilievi, ma il ragazzo, che in sella al suo scooter viaggiava in direzione Prato, è stato investito in pieno da un’auto, una Mercedes Classe A, che stava effettuando una manovra di svolta nella zona del cimitero del capoluogo, in via Puccini.

Marco stava andando a casa di alcuni compagni quando il terribile impatto con l’auto è avvenuto: fra l’altro chi lo conosceva bene ribadisce che il ragazzo era prudente alla guida del suo motorino e non eccedeva mai con la velocità. Dopo il terribile scontro le sue condizioni erano apparse subito gravissime e la prognosi era stata purtroppo confermata all’arrivo in ospedale dove era stato trasportato con un codice rosso. Le speranza erano però ridotte al lumicino per i familiari e gli amici di Marco che avevano compreso subito dopo l’incidente la gravità della situazione: ieri pomeriggio è stata dichiarata la morte cerebrale dello sfortunato ragazzo e la famiglia, in un estremo atto di solidarietà e generosità, ha acconsentito all’espianto degli organi con la speranza di salvare altre vite.

Marco Gabrielli abitava al Rosi, quartiere di confine tra Campi Bisenzio e Prato con la famiglia, ed era molto conosciuto in zona anche per avere militato, diversi anni nel settore giovanile della società calcistica La Querce 2009 di Prato con cui aveva comunque mantenuto contatti. La notizia del terribile incidente perciò ieri ha fatto il giro rapidamente nell’area del Rosi e della Querce, sul versante pratese, e in tanti si sono stretti attorno alla devastata famiglia. Gli amici del diciassettenne hanno invece utilizzato anche i social network come Facebook per cercare di sostenerlo nella sua battaglia per la vita: messaggi carichi di disperazione, con post sempre più carichi di angoscia con il trascorrere delle ore, si sono così alternati nelle bacheche di ex compagni di squadra e altri amici sempre più increduli di fronte ad una tragedia così grande.

Sul profilo Facebook di Marco invece, accanto all’immagine che lo ritrae con due amiche, campeggia una grande foto del suo idolo calcistico, l’ex capitano bianconero Alessandro Del Piero con la coppa dell’ultimo
scudetto vinto dalla Juventus. La salma di Marco dovrebbe essere restituita alla famiglia lunedì: i funerali, non sono ancora stati fissati, ma potrebbero svolgersi martedì o mercoledì prossimi nella chiesa di San Luca alla
Querce.