Prato, 27 luglio 2012- E’ stato colto da un malore fatale mentre si stava intrattenendo con una prostituta cinese in un appartamento al piano terreno di una palazzina di via Cesare Battisti. La giovane donna dagli occhi a mandorla non appena ha visto che il cliente, un uomo pratese di 66 anni, ha accusato il malessere ha chiesto i soccorsi, chiamando il 118 di Prato.

Il fatto è avvenuto poco prima delle 18 di ieri pomeriggio. Non appena è arrivata l’ambulanza della Croce d’Oro con medico a bordo, inviata dalla centrale operativa del 118, si sono affacciati i residenti e i negozianti della zona, che niente meno che due giorni fa è stata nell’occhio del ciclone per una rissa scoppiata poche centinaia di metri più in là, in via Strozzi, fra giovani marocchini.

Tutti i tentativi compiuti dai sanitari di rianimare l’uomo sul posto sono stati vani: il sessantaseienne non ce l’ha fatta a superare la crisi ed è morto in una delle camere dell’appartamento.

In via Battisti è arrivata anche una volante della polizia di Stato con personale della squadra mobile per ascoltare i testimoni e ricostruire i fatti. La ragazza cinese è stata accompagnata in Questura. L’unica cosa certa è che il pratese è deceduto per cause naturali.

Una volta sbrigate le procedure di rito e avuta la certezza che si trattasse di un malore, la salma è stata rimossa dai dipendenti dell’impresa funebre della Croce d’Oro di Prato ed è stata resa subito libera da parte del magistrato. Il corpo del pratese è stato restituito alla famiglia.

L’edificio anni fa ha ospitato l’ambulatorio del dottor Sauro Sanesi, nonno materno di Giorgio Silli, assessore all’integrazione del Comune. L’appartamento è ancora di proprietà della famiglia Sanesi.
L’assessore Silli che si dice "completamente estraneo alla vicenda" spiega: "Mio nonno ha 90 anni ed è maturo abbastanza per fare le cose in regola. Sono sicuro che ci sia un regolare contratto e nessun illecito".

E dopo i fatti di via Strozzi di due giorni fa l’aggiungersi dell’episodio di ieri non lascia affatto tranquilli i residenti.
"C’è un gran via vai di persone, sia italiane che straniere, che entrano ed escono da quella porta. Non ne possiamo più", sbuffa la gente che fa capannello in via Battisti vicino all’incrocio con il tratto finale di via Strozzi. Tutti nel quartiere sanno che lì esercitano le lucciole dagli occhi a mandorla. "Adescano i clienti in altre zone della città, come in piazza Mercatale o alla stazione o in altre strade. Poi si vedono arrivare in bicicletta, mentre i clienti in genere raggiungono la casa a piedi. I clienti in genere non suonano il campanello, ma telefonano e si fanno aprire la porta".

Adesso toccherà alla polizia, intervenuta come in via Strozzi, fare chiarezza su quanto si consuma all’interno di quelle mura.

E dire che la presenza delle lucciole straniere in pieno giorno in piazza Mercatale e via Matteotti in questi giorni è diminuita grazie al debutto della pattuglia anti-prostituzione della polizia municipale. Una decisione presa dall’assessore comunale alla sicurezza Aldo Milone che ha fatto dedicare due agenti della polizia municipale al pattugliamento fisso – dalle 8,30 alle 13,30 e dalle 14,30 alle 19,30 – delle zone a ridosso dei giardini di piazza Mercatale e di quelli di via Matteotti.

Intanto stasera la città continua a mobilitarsi contro un fenomeno che intende estirpare a tutti i costi: dalle 20,30 ci sarà una cena all’aperto in via Matteotti. L’iniziativa è promossa dalla Lega Nord Toscana con il titolo "Sotto le stelle… senza le lucciole". E’ prevista la partecipazione del sindaco Roberto Cenni, dell’assessore Milone e dell’eurodeputato della Lega Nord Claudio Morganti.

di Sara Bessi