Prato, 23 luglio 2012- Forse ci sono conti da regolare all’origine della violenta lite di ieri pomeriggio in via Cironi, anche perché è difficile credere che qualcuno vada in giro con un tirapugni pensando di fare del bene. Il corpo a corpo andato in scena nel cuore del "triangolo nigeriano" del centro storico, da molto tempo al centro della cronaca, riporta prepotentemente a galla il problema della sicurezza in quell’area. I residenti si lamentano ma sembrano più che altro esausti di dover temere anche solo di uscire di casa per timore di trovarsi davanti a spaccio, risse e ubriachezza molesta. Nella fattispecie, ieri i due si sono presi a bottigliate ferendosi sulla schiena e sul petto.

"Questo fatto - dice l’assessore alla sicurezza Aldo Milone - rende ancor più necessaria l’introduzione dell’ordinanza contro la vendita di alcolici. Certo, le cause di questo specifico episodio devono essere accertate, ma non sarei sorpreso se qualcuno dei protagonisti avesse bevuto".
Milone si riferisce nello specifico all’ordinanza comunale contro la vendita di alcolici in via Pier Cironi, Canto alle tre gore e via Santa Margherita per l’intera giornata. Un provvedimento "rischioso", nel senso che potrebbe essere preda di ricorsi. Per questo, prima del varo, serve una pezza d’appoggio forte. "Fatti come la lite di oggi (ieri, ndr) - riprende Milone - ci danno il destro per sostenere l’urgenza di questo provvedimento, non più rinviabile. E’ già scritta, è pronta, credo che in breve tempo diventerà operativa".

Aldo Milone conclude con un pensiero per i residenti della zona ("Li capisco perfettamente"), con un ringraziamento "alla pattuglia della polizia municipale, che è arrivata immediatamente sul posto" e ricordando gli ultimi interventi in zona: solo poche settimane fa la polizia municipale chiuse due attività commerciali nigeriane non in regola.

La speranza del Comune è che, colpendo la vendita di alcolici, si possano ridurre le condizioni favorevoli al degrado. Ma è evidente che servirà anche una presenza costante delle forze dell’ordine in zona (oltretutto il posto di polizia del Duomo dista poche decine di metri), anche solo come deterrente, per far capire che quelle tre strade non devono più essere la terra di nessuno che sono state invece in questi ultimi anni.

di Luca Boldrini