Prato, 30 gennaio 2012 - Maxi operazione antidroga condotta dalla squadra mobile di Prato. Ventinove spacciatori sono stati arrestati, tra cui il capo dell'organizzazione criminiale che diceva di essere il ''Re degli spacciatori marocchini di Prato''. L'operazione è avvenuta dopo un'indagine della Procura di Prato durata due anni e condotta attraverso numerose intercettazioni telefoniche e appostamenti.
 

In carcere sono finiti 20 magrebini clandestini e 9 italiani. Tra loro 6 pratesi, che da assuntori di droga erano divenuti a loro volta spacciatori (finiti agli arresti domiciliari) e 2 sorelle milanesi che hanno ricevuto l'obbligo di dimora. Altre 15 persone destinatarie di ordinanza di custodia cautelare sono ricercate dalla polizia. I clienti, molti dei quali cocainomani, erano italiani di tutte le estrazioni sociali: tra di loro anche un autista di autobus e un avvocato penalista, che si sarebbe fatto pagare le parcelle professionali con alcune dosi di polvere bianca.

 

Milano era il punto di approvvigionamento della droga: cocaina, hashish ed eroina. In tutto la polizia ha sequestrato 2,6 kg di stupefacente. A Prato lo spaccio al dettaglio avveniva in vari quartieri (tra cui il Soccorso, Viaccia, Galciana) e con diversi sotterfugi. Un pusher marocchino gestiva le operazioni dall'interno di una tenda canadese, nascosta fra i canneti sulle rive del Bisenzio all'altezza di viale Galilei.

 

Molti degli arrestati avevano precedenti specifici, come il ''Re degli spacciatori marocchini di Prato'', già oggetto di un procedimento per droga del 2006. Quando gli agenti sono arrivati ad arrestare lui e la compagna, hanno trovato dosi di droga nascoste persino nei cuscini del letto.