Prato, 16 febbraio 2011 - ADESSO c’è una data, luglio, e c’è un metodo, un tavolo politico a tre che coordinerà il lavoro di altri tecnici. In più c’è una prima bozza delle priorità: allungamento della filiera, nascita di reti d’impresa, sviluppo del polo tecnologico, un laboratorio di ricerca comune con i cinesi e uno studio di fattibilità per una linea di collegamento su ferro fra Prato e Firenze via Castello, una nuova tranvia oppure una metropolitana di superficie sui binari della Direttissima.

 


Il progetto Prato della Regione ha cominciato a delinearsi in modo concreto ieri mattina nella sala del consiglio provinciale a palazzo Buonamici, scandito punto su punto dalle parole del governatore Rossi che ha chiuso una mattinata di lavoro con i sindaci pratesi e il presidente della Provincia (una mattinata seguita alla precedente visita della giunta regionale di fine gennaio, anche se ieri c’erano comunque gli assessori Simoncini, Marson, Nencini e Bramerini, e a quella dello stesso Simocini di lunedì scorso).
 

 

IL PROTOCOLLO d’intesa firmato ieri mattina prevede la costituzione di un tavolo istituzionale del progetto Prato del quale faranno parte Rossi, Cenni e Gestri. Da lì saranno coordinate le azioni dei tecnici che di volta in volta dovranno occuparsi di temi specifici (per la Regione il coordinatore del progetto è Vinicio Biagi). Gli interventi prioritari sono il sostegno al lavoro, l’emersione dall’irregolarità e il rilancio dello sviluppo; i processi di coesione sociale e quartieri inclusivi; la riqualificazione delle funzioni del territorio; le politiche della legalità e della sicurezza.
 

 

FUORI DAL politichese tutto questo significa che già la prossima settimana Cenni, Rossi e Gestri si rivedranno per definire una lista più completa di priorità da affrontare rapidamente, perché la volontà della Regione, e questo Rossi lo ha chiarito più volte, «è produrre qualche risultato entro la pausa estiva, dunque entro luglio». Così ha dato lui stesso l’esempio anticipando che nel piano regionale di sviluppo «saranno previste risorse per favorire la nascita di reti d’impresa e l’allungamento della filiera», come richiesto da Cenni, promettendo anche di «rimodulare i bandi di accesso ai fondi in modo diverso». Quanto al polo tecnologico al Creaf il governatore ha ribadito l’interesse della Regione, ma ha chiesto anche alla Provincia «di metterlo in funzione» citando gli esempi «positivi di Cascina e Pontedera». Sul tavolo Rossi ha messo poi il centro di ricerca sino-italiano sul tessile abbigliamento chiesto dal governo di Pechino: «Non darei un calcio alla prospettiva che i cinesi vogliono investire in ricerca, ovviamente senza farci portare via le idee». Sarà il Creaf ad ospitarlo? Può darsi, ma ancora non c’è nulla di definitivo. Sembra invece fatta per i soldi destinatio alla costruzione di nuove case popolari: «L’assessore Allocca sta lavorando ad un progetto per Prato —ha aggiunto Rossi — Le risorse ci sono e ce le metteremo». Sembra che Prato possa ottenere 15 milioni.

 


SOPRATTUTTO, il governatore ha toccato un punto decisivo per l’area metropolitana, ovvero i collegamenti con Firenze attraverso Castello. Anche in questo caso è stato chiarissimo: «Propongo di creare un gruppo tecnico fra Comune, Regione e Provincia per capire se esiste la possibilità di attivare una linea tranviaria fra Prato e Firenze. Serve una valutazione tecnico-finanziaria precisa, così se il progetto sta in piedi dovremo fare passi concreti, se non sta in piedi non se ne parlerà più». Poi il governatore ha precisato: «Si possono valutare più ipotesi. Una è quella della metropolitana sui binari della direttissima, un’altra è la costruzione ex novo di una linea tranviaria. Vediamo e poi decidiamo, entro luglio». Rossi non ha citato il tram-treno, perché la posizione della Regione resta quella già espressa dall’assessore ai trasporti Ceccobao: «Ora la legge non ci cosente di farlo». Dal canto suo l’assessore provinciale ai trasporti, Menchetti, ha annunciato infine che già oggi convocherà un incontro «con tutti i Comuni per avviare un confronto a tutto campo proprio sulla tranvia, perché in questo caso la variabile tempo è decisiva».

 


Infine i lavori per la terza corsia sull’A11 e la Prato-Signa, «due questioni che — parole di Rossi — vanno chiuse entro l’anno».