Prato, 15 febbraio 2011 - Dalle prime ore di questa mattina in Toscana, Campania, ed Emilia-Romagna, oltre 100 Carabinieri del Comando Tutela Ambiente e dei Comandi Provinciali di Napoli, Firenze, Prato, Caserta e Forlì-Cesena stanno eseguendo arresti, perquisizioni e sequestri nell'ambito di un'operazione che ha consentito di individuare e porre a termine un traffico di indumenti usati.

Si tratta appunto di un maxi traffico illecito di indumenti usati provenienti dalla raccolta sul territorio, in larga parte gestito dal clan camorristico Birra-Iacomino di Ercolano. Gli abiti usati, messi in commercio in barba alle norme sui rifiuti e sull'igienizzazione, hanno creato un giro d'affari di svariate decine di milioni di euro. 

Sarebbe stata la Eurotess di Montemurlo (Prato), che si occupa di recupero di rifiuti tessili, la ''base
operativa'' del traffico di stracci
. Lo spiegano i carabinieri che hanno arrestato il titolare Franco Fioravanti - contestatagli anche l'aggravante dell'art.7 -, la moglie, Edwige Pichot e la segretaria, Elena Tatti (entrambe ai domiciliari).

Sulla carta, spiegano gli investigatori, Eurotess avrebbe dovuto trattare gli indumenti da destinare poi alla vendita al dettaglio. L'impianto pero' si sarebbe limitato ''a falsificare una serie di documenti per far figurare il passaggio del rifiuto'' nello stabilimento ''quando, in realta', esso arrivava direttamente a ditte non autorizzate a trattare rifiuti che, dopo sommaria cernita, reimmettevano sul mercato i pezzi piu' appetibili, provvedendo a smaltire illecitamente la parte non riutilizzabile contribuendo ad alimentare il degrado del territorio con pratiche, come quella dell'incendio di stracci lungo la pubblica via, tristemente note in Campania''.
 

Sugli interessi economici in gioco i rifiuti, spiega sempre l'Arma, acquistati alla raccolta - spesso realizzata da ignare associazioni no profit - a 10 centesimi al kg, erano rivenduti a 40, risparmiando sulle spese di trattamento e sostenendo solo quelle di trasporto: 2-3 centesimi al kg. 320 i trasporti illeciti ricostruiti per oltre 5.000 tonnellate di indumenti, ma per i carabinieri il quantitativo mosso sarebbe ''infinitamente piu' ampio: milioni di tonnellate l'anno''.