Prato, 30 dicembre 2010 - SORPRESO dalla Polizia provinciale un cacciatore che stava utilizzando due spezzoni di reti per la cattura di uccelli selvatici. Le reti, lunghe circa dodici metri e alte due, erano posizionate verticalmente e fissate al terreno in una zona di Luciana, nel Comune di Vernio. Il cacciatore utilizzava anche uccelli in gabbia che fungevano da richiamo e, da ulteriori accertamenti anche nella sua abitazione, è risultato in possesso di una cinquantina di uccelli morti tutti appartenenti a specie vietate (pispole, cardellini, lucherini, peppole, ciuffolotti e frosoni), oltre a una dozzina di animali imbalsamati senza autorizzazione, appartenenti a specie vietate quali capinera, ciuffolotto, saltimpalo, cinciarella, ballerina bianca, cardellino faina e tasso e particolarmente protette come barbagianni, gufo comune, picchio verde e picchio rosso maggiore.

 

Al cacciatore sono state contestate anche violazioni penali per detenzione illegale di armi o parti di arma e di munizioni. Inoltre l’attività investigativa ha portato nei giorni seguenti all’identificazione di un’altra persona, nella cui abitazione sono stati rinvenuti 14 uccelli da richiamo di dubbia provenienza (sasselli e tordi bottacci), di una trappola per cattura di piccoli volatili e di munizioni (più di mille cartucce a pallini) e polvere da sparo illegalmente detenute. Tutto il materiale naturalmente è stato posto sotto sequestro e i cacciatori denunciati alla Procura della Repubblica di Prato.