prato, 26 novembre 2010 - QUANDO si dice una serata da incubo. Ieri poco prima delle 20 due uomini armati hanno fatto irruzione nella tabaccheria Katia, in via Bologna a Coiano, portando via soldi, sigarette e il sonno alla sorella del titolare Stefano Diddi, in quel momento da sola all’interno del negozio. Non è ancora certa l’entità del colpo, ma pare che si possa aggirare, parola dello stesso Diddi, intorno «ai tremila, tremila cinquecento euro».

 

E’ DURATO TUTTO pochissimo, come il commerciante ha raccontato anche alla polizia che è arrivata in via Bologna subito dopo il colpo: «In tre minuti hanno fatto tutto — parla ancora Diddi — Erano due, uno alto e grosso, incappucciato, l’altro piccolo e a volto scoperto. Il primo aveva in mano una fodera per le stecche da biliardo: quando è entrato ha tirato fuori un fucile ed è cominciato tutto».
I due rapinatori si sono rivolti alla sorella di Diddi intimandole di «stare zitti», poi le hanno chiesto dove erano i soldi. A quel punto l’uomo armato l’ha tenuta sotto controllo, mentre l’altro è andato verso la cassa prendendo tutto quello che poteva. Prima di andarsene, la coppia ha voluto aggiungere al bottino anche dei pacchetti di sigarette. Poi la fuga, forse a bordo di un’auto.

 

«MIA SORELLA si è spaventata moltissimo, ha pianto — dice Diddi — Nessuno qui intorno ha visto nulla, mentre il suo ragazzo, uscendo dal negozio poco prima della rapina, aveva notato due uomini sospetti a bordo di una macchina. Chissà se erano proprio i banditi». Starà alla polizia cercare di dare un volto ai rapinatori, presumibilmente stranieri, e per farlo gli inquirenti potranno utilizzare le riprese della telecamera interna al locale (c’è anche una registrazione audio).

 

«Questa strada è poco illuminata — chiude Diddi — e dopo l’istituzione del senso unico ci sono anche meno passaggi di auto. Anche qui servirebbero più controlli».